Alessandra Todde, procura di Cagliari conferma che rendicontazioni per campagna elezioni regionali sono irregolari ma chiede che decadenza venga annullata
PROCURA CHIEDE ANNULLAMENTO DECADENZA TODDE
L’ordinanza di decadenza emessa nei confronti di Alessandra Todde va annullata: a chiederlo è la procura di Cagliari, che ha depositato le conclusioni del procuratore aggiunto Guido Pani e della sostituta procuratrice Diana Lecca.
Il tribunale sardo è chiamato a decidere sul ricorso presentato dai legali della governatrice della Regione Sardegna, nonché esponente di spicco del Movimento 5 Stelle, contro l’ordinanza emessa dal Collego regionale di garanzia elettorale, che aveva anche comminato una sanzione di 40mila euro, oltre a trasmettere gli atti al Consiglio regionale per formalizzare la decadenza.
La vicenda riguarda le presunte violazioni commesse da Todde sul rendiconto delle spese elettorali che sono state presentate per le ultime elezioni regionali. Se da un lato chiede l’annullamento del decreto per quanto riguarda la decadenza, dall’altro la procura di Cagliari vuole che venga confermata invece la sanzione pecuniaria, ma determinandola in una misura inferiore.
LA TESI DEL COLLEGIO DI GARANZIA ELETTORALE
Stando a quanto riportato dall’Unione Sarda, è prevista tra un mese l’udienza per le conclusioni, nello specifico il 22 maggio, ma il collegio doveva avere a disposizione i documenti entro il 2 maggio.
Sono stati già forniti quelli del professor Riccardo Fercia, legale che rappresenta il Collegio di garanzia elettorale, secondo cui la sanzione pecuniaria va confermata, mentre ritiene che il tribunale non possa esprimersi sulla decadenza, visto che il Consiglio regionale non si è ancora pronunciato nel merito.
Dunque, ritiene che in caso di eventuale via libera del Consiglio regionale alla decadenza, la questione potrebbe eventualmente passare sotto la lente d’ingrandimento del Tar.
ALESSANDRA TODDE, CONFERMATE IRREGOLARITÀ
Oggi sono state depositate le conclusioni della procura, secondo cui le dichiarazioni e il rendiconto di Alessandra Todde non sono regolari e presentano “alcuni profili di ambiguità” e “alcune carenze“, d’altra parte la sanzione pecuniaria va confermata, ma non nella misura decisa dal Collegio.
Tra le contestazioni mosse alla governatrice, come evidenziato dal Fatto Quotidiano, anche la mancata nomina di un responsabile per la gestione delle fondi della campagna e di aver pagato di tasca propria alcune spese, circostanza vietata dalla legge.
Le violazioni, riconosciute dalla procura di Cagliari, non sono però ritenute “sufficientemente gravi” da giustificare la decadenza della presidente, la quale dal canto suo ha espresso soddisfazione per la richiesta di annullamento della decadenza, ma resta convinta della bontà del suo operato.
