Doppia Curva, 7 nuovi arresti per estorsione e usura/ Ombre Inter, il gip: "Rapporti tra leader curva e club"
INCHIESTA DOPPIA CURVA, NUOVI ARRESTI
Nuovi sviluppi dall’inchiesta Doppia Curva della procura di Milano: ci sono stati 7 nuovi arresti tra gli ultras di Inter e Milan, di cui 5 sono finiti in carcere, mentre 2 ai domiciliari. Stavolta le accuse sono usura, estorsione ed emissione di false fatture, ma in alcuni casi viene contestata anche l’aggravante della finalità mafiosa. Per l’accusa, tali soggetti avrebbero favorito la cosca mafiosa dei Bellocco, il cui rampollo fu ucciso nel settembre scorso da Andrea Beretta, che ora sta collaborando con la giustizia.
Infatti, questi nuovi arresti sono arrivati anche grazie alle dichiarazioni che ha reso, perché le sue rivelazioni hanno consentito ai pm di scoprire cosa succedeva all’ombra di San Siro. Ad esempio, chi gestiva i parcheggi pretendeva pagamenti, ma c’erano anche prestiti con interessi usurari al 400%, come nel caso di un imprenditore comasco che ne aveva chiesto uno ad Antonio Bellocco.
Beretta, ad esempio, si sarebbe fatto versare da un imprenditore 4mila euro al mese, accumulando 60mila euro circa in due anni, per evitare ingerenze da parte degli ultras nella gestione dei parcheggi.
Nell’ordinanza firmata dal gip si legge come gli indagati abbiano avuto una condotta che rievoca meccanismi e modalità della mafia, che sembra celarsi infatti dietro gli ultras. Tra gli arrestati c’è pure Mauro Russo, ex socio d’affari di alcuni ex calciatore che, precisiamo, sono estranei all’inchiesta, cioè Paolo Maldini e Christian Vieri.
LE OMBRE SULL’INTER E IL RUOLO DI ZANETTI
Così come non è indagato Javier Zanetti, che però viene citato da Beretta. Dalle carte dell’inchiesta emerge che c’era un rapporto tra i vertici della Curva Nord e la società nerazzurra. Ad esempio, Bellocco si sarebbe speso affinché Zanetti partecipasse a un evento che riguarda l’attività di Davide Scarfone, tra i nuovi arrestati e legato al rampollo della ‘ndrangheta, stando alle indagini. La vicenda risale a due anni fa e Beretta sarebbe stato il tramite di tale richiesta: lo dimostrano le intercettazioni, ma lo ha raccontato lui stesso ai pm. “C’era proprio un rapporto d’amicizia con Javier“.
Alla luce di tutto ciò, per il gip c’è un “significativo elemento di prova” in merito al rapporto tra gli ultras della Curva Nord e l’Inter, che nel frattempo ha patteggiato a livello sportivo – come il Milan – con la Procura Figc in merito a quanto emerso dall’inchiesta Doppia Curva.
