La Visitazione della Beata Vergine Maria a Elisabetta è narrata del Vangelo e precede la nascita di Gesù e del Battista. La festa chiude il mese mariano
Il 31 maggio si ricorda un evento molto significativo narrato nel Nuovo Testamento, ossia la Visitazione della Beata Vergine Maria alla cugina Elisabetta per annunciarle la nascita del Figlio di Dio. Troverà la donna incinta, anche lei, di quello che sarà il più grande profeta, San Giovanni Battista. La celebrazione di questo giorno fu istituita da Papa Urbano VI per far cessare lo Scisma d’Oriente e dopo il Concilio Vaticano II fu fissata in questo giorno, a conclusione del mese dedicato alla Madonna.
La storia della Visitazione della Beata Vergine Maria: un viaggio ispirato dallo Spirito Santo
Quando l’arcangelo Gabriele annuncia alla giovane Maria di portare nel suo vergine grembo il Figlio di Dio, lo Spirito Santo instilla in lei anche il forte desiderio di raggiungere sua cugina Elisabetta che, nonostante la tarda età e la sospetta sterilità, aspetta anche lei un bambino, Giovanni Battista.
Maria dunque si appresta a iniziare a dispensare grazie in nome di Dio e quindi a spargere i frutti della sua Redenzione. Probabilmente si unisce a una compagnia di pellegrini diretti a Gerusalemme, apprestandosi ad affrontare, con coraggio e spirito caritatevole, un viaggio impegnativo e stancante nella regione montuosa della Samaria, per raggiungere la Giudea e precisamente Ebron, la città dove si trovava Elisabetta.
Nel momento stesso in cui Maria entra nella casa di sua cugina, lo Spirito Santo è con lei, mondando dal peccato originale Giovanni Battista ancora in grembo a sua madre: colui che sarà il primissimo discepolo del Cristo e suo precursore sussultò al solo udire il saluto e la voce della Madonna.
Quando Elisabetta pronuncia le parole che tutti i cristiani rivolgono a Maria, “benedetta tu tra le donne e benedetto il frutto del tuo ventre”, la madre di Gesù decanta il Magnificat, lodando il Signore e preannunciando l’opera di suo Figlio che onorerà gli umili diffondendo misericordia fino alla fine di tutti i tempi.
Maria rimase nella casa di Elisabetta per ben 3 mesi, probabilmente fino alla nascita di Giovanni Battista: questo evento simboleggia dunque l’incontro tra la sterilità dell’anziana Elisabetta (Antica Alleanza) e la fecondità della gioventù, ossia la Nuova Alleanza.
La festa della visita della Beata Vergine Maria a Santa Elisabetta si celebrava il 2 luglio, per poi essere spostata definitivamente al 31 maggio dopo il Concilio Vaticano II, a conclusione del santo mese mariano.
Le celebrazioni per la Visitazione della Beata Vergine Maria
Tra le feste più sentite che celebrano l’incontro tra la Madonna e sua cugina Elisabetta c’è quella di Enna, che si svolge dal 29 giugno a 2 luglio. Si inizia con il collocamento del simulacro della Vergine Maria presso l’altatre maggiore del Duomo della città e seguono celebrazioni liturgiche, la processione della statua tra le vie di Enna con i colpi a salve in sottofondo fino all’arrivo presso la Chiesa di Montesalvo, dalle cui porte escono i simulacri dei Santi Elisabetta e Zaccaria.
Enna è una delle città che ha come patrona la Vergine della Visitazione domina la Valle del Dettaino da un’altezza di 913 mt. Nel punto più alto della città siciliana si trova il Castello di Lombardia, rendendo per anni Enna una città inespugnabile: non lontano ecco la Rocca di Cerere.
Il Duomo di Enna , affiancato dalla torre campanaria del ‘600, è un gioiello di arte barocca dichiarato Patrimonio dell’UNESCO, nel quale sono custoditi un pavimento maiolicato raffigurante scene dell’Antico Testamento e affreschi del Borremans. Meritano infine una visita il Palazzo Pollicarini in stile gotico-catalano, il Museo Archeologico e l’ottagonale torre di Federico II.
I Santi del giorno
Il 31 maggio si festeggiano anche Santa Petronilla, San Vitale di Assisi, il Beato Nicolas Barrè, San Felice da Nicosia e San Noè Mawaggali.
