Attenzione il mese di giugno è un mese cruciale per tasse e fisco, ecco le scadenze da ricordare
Giugno si preannuncia come un mese cruciale per le scadenze fiscali, con un fitto calendario di adempimenti da rispettare per evitare sanzioni e brutte sorprese.
Parlare di fisco non è mai piacevole, lo sappiamo bene. Però, ignorarlo non è un’opzione. Perché quando si tratta di tasse, dichiarazioni e versamenti, distrarsi anche solo per un giorno può costare caro. E non solo in termini economici.
Infatti, basta saltare una scadenza per ritrovarsi invischiati in una serie di adempimenti correttivi, ravvedimenti operosi, interessi da calcolare e, in alcuni casi, anche multe tutt’altro che leggere. Ecco perché è importante stare sul pezzo, segnarsi tutto con cura e rispettare il calendario stabilito dall’Agenzia delle Entrate.
Fisco ecco le scadenze di giugno
Giugno, da questo punto di vista, è un mese particolarmente intenso. Non c’è molto spazio per rallentare, perché le scadenze si susseguono una dopo l’altra e coinvolgono una platea ampia: dai lavoratori autonomi alle partite IVA, passando per le imprese, i sostituti d’imposta e anche i contribuenti “ordinari” che devono mettersi in regola con dichiarazioni e versamenti. Insomma, un mese che richiede attenzione, organizzazione e una buona dose di sangue freddo.
Si parte subito, nei primissimi giorni del mese, con le comunicazioni da inviare e i versamenti da effettuare per chi è soggetto agli obblighi IVA. In particolare, il 17 giugno rappresenta una delle giornate chiave: è il termine ultimo per effettuare il versamento dell’IVA mensile relativa al mese di maggio per i contribuenti che liquidano l’imposta su base mensile. Ma non finisce qui.

Sempre il 17 giugno scade anche il termine per i versamenti delle ritenute alla fonte operate sui redditi da lavoro dipendente e autonomo, oltre ai contributi previdenziali e assistenziali dovuti all’INPS. Anche le aziende devono tenere d’occhio questa data, visto che si avvicina il momento della dichiarazione IMU e del pagamento dell’acconto per l’anno in corso. L’acconto IMU va versato, come da prassi, entro il 17 giugno, tenendo conto delle aliquote stabilite dal Comune di riferimento.
Poi, verso fine mese, entra nel vivo il tema delle dichiarazioni. Il 30 giugno rappresenta infatti un altro snodo fondamentale: è l’ultimo giorno utile per presentare il Modello Redditi Persone Fisiche 2025 (ex Unico), se si opta per il pagamento in un’unica soluzione o per la prima rata con maggiorazione dello 0,40%. Lo stesso vale per le società di capitali e per i soggetti IRES, che devono chiudere i conti entro la stessa data, versando le imposte sui redditi e l’eventuale Irap dovuta.
Insomma, giugno non concede pause. Ed è proprio questo il momento in cui è facile commettere errori. Magari perché si pensa che ci sia ancora tempo, o si dà per scontato che tutto sia stato già sistemato dal proprio commercialista. Però, conviene sempre controllare, aggiornarsi e non aspettare l’ultimo minuto. Il fisco, si sa, non dimentica. E quando presenta il conto, lo fa senza sconti.
