Il delitto di Garlasco è stato ampiamente snocciolato ieri sera ad Iceberg, con una intervista esclusiva al supertestimone
Il programma di Telelombardia, Iceberg, ha dedicato tutto il suo spazio ieri al caso di Garlasco, il delitto di Chiara Poggi, ed ha mandato in onda una intervista esclusiva a Gianni Bruscagin, quello che è stato ribattezzato il Supertestimone. Si tratta di una persona che è stata contattata da Le Iene, e che ha raccontato di aver visto Stefania Cappa, cugina di Chiara Poggi, gettare un borsone nel canale di Tromello, quello che è stato dragato pochi giorni fa dalle forze dell’ordine, alla ricerca dell’arma del delitto.
Parlando con i microfoni di Iceberg ha sostanzialmente confermato quanto già detto allo show di Italia 1. “Una signora mi raccontò di quel giorno che questa ragazza (Stefania Cappa ndr) è arrivata a casa della nonna (a Tromello ndr) e aveva con se una borsa abbastanza pesante ed era talmente agitata che non riusciva ad aprire la porta con la chiave”.
E ancora: “Non era mai andata lì infatti la chiave per aprire le è stata data dalla signora che abita di fianco, era molto agitata e non riusciva ad aprire la porta – ha ribadito – ed ha dovuto aprire la signora, poi è entrata dentro ed è uscita”. E ancora: “Aveva questa borsa in mano abbastanza pesante e la signora ha detto che ha sentito un tonfo, una cosa del genere. Non l’ha vista ma ha sentito qualcosa. Si è sentito il tonfo nel canale di Tromello, dove recentemente hanno cercato qualcosa, non sappiamo che cosa hanno trovato di preciso”.
GARLASCO, IL SUPERTESTIMONE: “HO CONSERVATO DEI FOGLIETTINI…”
Il supertestimone di Garlasco, Gianni Bruscagin, aggiunge: “Ho conservato dei fogliettini con gli appunti di quello che mi aveva raccontato la signora, è stata una cosa ragionevole, in quel momento ho ritenuto opportuno, da persona che riflette, di scrivere tutto quello che potevo di quella situazione. All’epoca non parlai con i carabinieri assolutamente, non era il momento. Io sono un cristiano praticante ed ho deciso di rivolgermi a Dio che sa tutto. A circa un mese dal delitto sono venuto a conoscenza di questa situazione, avevo chiesto un incontro con l’avvocato Tizzoni (legale della famiglia Poggi ndr) che mi aveva chiesto se sapessi qualcosa ma non ha voluto informazioni da me perchè non lo riteneva necessario”.
Gianni Bruscagin prosegue nel suo racconto: “Che idea mi sono fatto? Non sta a me farmi delle idee, io ho fatto solo quello che mi hanno consigliato di fare, è arrivato il momento in cui dovevo liberarmi di questa cosa, ora gli inquirenti faranno il loro lavoro. Io ho fatto quello che dovevo fare dopo 18 anni per una questione spirituale ma non ho mai pensato di parlare con la famiglia di Chiara, questa cosa è capitata per volontà di Dio, sono un cristiano, credente e praticante, non l’ho cercata io”.
GARLASCO, IL SUPERTESTIMONE: “IO FREQUENTAVO IL SANTUARIO…”
Infine il supertestimone di Garlasco ha espresso il suo parere sulla pista del santuario della Bozzola, e il fatto che Chiara Poggi potesse essere stata uccisa perchè persona scomoda: “La pista del Santuario? Non mi voglio esprimere ma son cose che si inventano, vogliono far credere ciò che non esiste, chiacchiere da bar, io ho frequentato il santuario per tanti anni ed è una cosa estemporanea solo per depistare”.
“A me interessa soltanto ciò che ho deciso di fare visto che era arrivato il momento, ma non l’ho deciso io sono successo delle cose che mi hanno indotto di credere che questo fosse il momento. Andrea Sempio? Io non so niente contro di lui, non lo conosco”. Marco Oliva, il conduttore di Iceberg, ha spiegato che “Prima dell’intervista il supertestimone ha avuto un momento di sofferenza” lo si vede infatti piangere, e ancora. “Lo abbiamo seguito in chiesa, ha pregato, è molto religioso”.
