Giuseppe Verdi, chi è: compositore italiano, fu anche politico, con incarichi da senatore e deputato. Gli esordi nell'opera da giovanissimo
Originario della provincia di Parma, Giuseppe Verdi, uno dei più grandi compositori di sempre, è nato nel 1813. La mamma faceva la filatrice mentre il papà era un oste e rivenditore di generi alimentari. Niente di più lontano dall’opera, dunque. Nonostante ciò, fin dalla tenerissima età, Giuseppe Verdi cominciò a prendere lezioni non solamente di latino e italiano, ma anche di musica. Il suo maestro, Pietro Baistrocchi, era infatti non soltanto un insegnante delle materie sopracitate, ma anche organista del paese. Sembrerebbe dunque che abbia avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo della passione e del talento di Giuseppe Verdi, che cominciò a prendere lezioni di organo.
Vista la sua predisposizione per la musica, ormai evidente al suo insegnante e anche ai genitori, questi gli comprarono una spinetta, uno strumento musicale a tastiera ma con corde pizzicate. Il talento di Giuseppe Verdi non era solamente nell’esecuzione, ma anche e soprattutto nella composizione. Baistrocchi continuò a dargli lezioni fino a quando non morì: Verdi, che aveva solo otto anni, prese il suo posto e divenne organista a pagamento. Proprio Verdi venne però preso in simpatia da Antonio Barezzi, un negoziante del suo paese che amava la musica e dirigeva la società filarmonica: proprio lui divenne il suo mecenate.
Giuseppe Verdi, chi è: l’impegno nella politica. Si spese per l’Unità d’Italia
Dopo l’iscrizione alla scuola superiore, Giuseppe Verdi cominciò a frequentare Ferdinando Provesi, maestro di cappella, che gli insegnò come comporre musica. In quegli anni il compositore cominciò a scrivere le sue prime sinfonie e i suoi primi concerti. Dopo il diploma, Verdi si dedicò solamente alla musica, pubblicando da giovanissimo le sue primissime opere. Allo stesso tempo, fu anche un politico: sostenne infatti i movimenti risorgimentali pre Unità d’Italia, partecipando anche attivamente. Fu infatti senatore del Regno d’Italia e prima ancora deputato. Una vita dedita, dunque, allo studio e alla musica, che gli ha assicurato la grandezza.
