Cosa è successo tra Kevin De Bruyne e la dirigenza della Juventus prima dell'approdo del belga al Napoli.
Prima di accettare il Napoli, per Kevin De Bruyne si era mossa la Juventus: l’offerta dei bianconeri, però, non è piaciuta al talento belga.
Due settimane fa l’annuncio ha cambiato il volto della prossima Serie A: Kevin De Bruyne ha accettato l’offerta del Napoli. I Campioni d’Italia hanno sborsato 10milioni di euro all’ex capitano del Manchester City al momento della firma e 6milioni di euro per due anni di contratto, con un’opzione per il terzo a 5milioni.
L’intenzione è chiara: ci sono pochi nomi al mondo per fare quel salto di qualità internazionale che il Napoli, reduce da 2 scudetti in 3 anni, vuole assolutamente fare. Spalletti – che poi vinse il campionato – cadde contro il Milan ai quarti di Champions League e gli azzurri vogliono tornare tra le grandi d’Europa già dalla prossima stagione.
Kevin De Bruyne, l’offerta della Juventus
Dopo l’annuncio dell’addio al Manchester City dopo 10 anni, c’è stata un’altra squadra italiana oltre al Napoli a contattare il giocatore. Parliamo della Juventus: il club bianconero, però, non sarebbe andato oltre le prime richieste di informazioni all’entourage del giocatore belga. Questo perché, tra limiti di spesa e necessità di vendere per l’alleggerire il bilancio, la trattativa si sarebbe prolungata troppo. I bianconeri, a quanto si apprende, avrebbero mosso soltanto i primi passi ma tutto si sarebbe subito arenato anche a causa del rifiuto di De Bruyne.
Secondo il New York Times, anche il Liverpool e il Galatasaray si erano mossi per il fantasista belga ma il Napoli, fresco Campione d’Italia, con un’offerta subito consistente e decisa, ha avuto la meglio. Nell’articolo del prestigioso giornale americano, che ha ripercorso le tappe che hanno portato De Bruyne dall’addio alla Premier all’approdo in Italia, si legge: “La maggior parte di queste offerte, tuttavia, non è stata considerata seria. La Juventus, ad esempio, ha contattato il club per dire che un accordo sarebbe stato possibile se alcuni giocatori avessero lasciato il club e fossero stati introdotti fondi sufficienti, ma non c’era nulla di più concreto”.

Dunque, secondo De Bruyne e il suo entourage, questi contatti non sono stati presi in considerazione. Prima del Napoli, però, si era fatto avanti anche il Chicago Fire, squadra della Major League Soccer degli Stati Uniti, con un offerta allettante. Sul piatto uno stipendio da 4,5milioni di euro di base più accordi commerciali sul merchandising (tipico di questo campionato), un nuovo stadio e un progetto per arrivare presto ai vertici del campionato.
Il centrocampista belga ha riflettuto sull’offerta, come scrive il New York Times, salvo poi cambiare i piani: “Il fascino della Champions League e la possibilità di giocare sotto la guida di Antonio Conte sono stati tra i fattori decisivi, con fonti molto vicine al belga che hanno spiegato come fosse in parte motivato dal desiderio di dimostrare al City che aveva torto a lasciarlo andare”. Romelu Lukaku ha rivelato che, insieme a Dries Mertens, avrebbe convinto De Bruyne ad accettare l’offerta.
La trattativa, però, si era bloccata per alcuni giorni a causa di alcune frasi, attribuite al Presidente De Laurentiis, da parte di alcuni quotidiani. De Bruyne non avrebbe gradito alcune uscite- come la sua ricerca di una casa a Napoli – prima dell’annuncio ufficiale. Il New York Times conclude: “Semmai, gli interventi di De Laurentiis hanno probabilmente fatto più male che bene, dato che le sue dichiarazioni altisonanti sono arrivate prima che fosse presa una decisione definitiva”.
