San Tommaso è l'Apostolo incredulo, un esempio di come pur avendo molti dubbi è stato un uomo di grande fede: scopriamo la sua storia dal Vangelo
Il 3 luglio di ogni anno, la Chiesa ricorda San Tommaso Apostolo, ovvero quel discepolo pieno di dubbi ma che amava profondamente Gesù.
San Tommaso Apostolo: il simbolo dell’incredulità così vicino a noi
San Tommaso è uno dei Dodici Apostoli di Gesù, detto anche Didimo. Di lui si hanno poche notizie prima di seguire il Signore. Di certo è chiara l’etichetta che gli è stata affibbiata nell’episodio attestato dal Vangelo di Giovanni: incredulo. Dopo la Resurrezione, Gesù appare per la prima volta ai discepoli che stanno, rintanati e impauriti, chiusi al mondo esterno. Ma in quell’occasione Tommaso non è presente e, quando gli altri raccontano l’incontro, lui scuote la testa perché non può accettare che Gesù è tornato solo dal resoconto degli amici.
Dichiara convinto – Se non vedo e non tocco io non credo – diventando il simbolo stesso dell’incredulità. Trascorsa una settimana Gesù torna tra gli Apostoli e chiama Tommaso a verificare… lui capisce immediatamente esclamando – Mio Signore e mio Dio! – Allora Gesù dice – Tommaso perché mi hai veduto hai creduto, beati coloro che pur non vedendo crederanno – Ecco l’impegno divino rivolto a tutti gli uomini non solo all’incredulo.
San Tommaso portò la parola cristiana in Siria e poi a Babilonia, dove rimase per sette anni. In seguito si spinse fino in India dove riusci a convertire sia gli indiani autoctoni che una comunità ebraica lì stanziata. Dopo essere arrivato fino in Cina, San Tommaso fece ritorno in India creando colonie cristiane nel Meridione. Fu martirizzato il 3 luglio dell’anno 72 per ordine del re Misdaeus.
I Patronati di San Tommaso Apostolo: Certaldo, Firenze
San Tommaso Apostolo è Patrono di diverse città in Italia, tra cui Certaldo in Toscana. Il territorio comunale risulta diviso in due zone ben distinte, la parte medievale sulla sommità di una collina e la parte bassa più moderna. Dal punto di vista turistico Certaldo alta è sicuramente la più interessante: con le sue costruzioni risalenti al Medio Evo incanta facilmente i viaggiatori. Il Palazzo Pretorio, la Chiesa dei Santi Jacopo e Filippo, Palazzo Machiavelli e la Casa natia del poeta Boccaccio sono forse i monumenti maggiormente rappresentativi. Anche l’architettura militare di Certaldo è degna di nota: le antiche Mura che la cingono e le Porte d’accesso alla città, perfettamente conservate, richiamano sempre gruppi di turisti. Certaldo ha circa 15.000 abitanti ed è compresa nell’Area Metropolitana di Firenze.
Gli altri Santi del giorno
Il giorno 3 luglio la Chiesa ricorda anche le seguenti figure di riferimento: San Dato di Ravenna vescovo, Beato Gutagono recluso, Sant’Anatolio patriarca di Costantinopoli, Santi Memnone e Severo martiri, Beata Maria Anna Mogas Fontcuberta fondatrice e Sant’Eliodoro vescovo. Quest’ultimo fu amico e seguace di San Girolamo, studiando la Bibbia e dedicandosi alla preghiera il giovane Eliodoro seguì il maestro prima ad Aquileia e dopo in Oriente. Nominato Vescovo di Altino – oggi Quarto d’Altino in Veneto – dedicò la sua vita ai bisognosi e allo studio dei libri sacri. Eliodoro visse i suoi ultimi anni in una piccola isola della laguna veneziana, dove morì nel 410 circa.
