Roman Starovoit, trovato morto ministro dei Trasporti russo/ Poche ore prima era stato licenziato da Putin
A poche ore dal licenziamento disposto da Vladimir Putin, l’ex ministro dei Trasporti russo Roman Starovoit è stato trovato morto. I funzionari che hanno dato la notizia hanno precisato che si tratta di suicidio. Il decreto di licenziamento era stato pubblicato sul sito ufficiale del Cremlino, che ha annunciato la nomina del suo vice, Andrey Nikitin, a ministro ad interim.
Alla domanda dei giornalisti sui motivi del licenziamento di Starovoit, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha negato che fosse legato a una sfiducia, senza però fornire alcuna motivazione alternativa. Il licenziamento è avvenuto in un contesto particolarmente delicato per l’aviazione civile russa.
Secondo quanto riportato dall’Agenzia federale per il trasporto aereo, durante il fine settimana e il lunedì successivo sono stati annullati 485 voli, 88 sono stati costretti a cambiare rotta, mentre circa 1.900 partenze hanno subito ritardi significativi.

Le cause sarebbero da attribuire a non meglio precisate “interferenze esterne”. Il ministero della Difesa russo aveva fatto sapere, però, che nello stesso periodo erano stati intercettati oltre 400 attacchi ucraini a lungo raggio.
LA MORTE DI ROMAN STAROVOIT È UN GIALLO
Il Comitato investigativo russo ha rilasciato una nota ufficiale sulla scomparsa di Roman Starovoit, riferendo che il cadavere è stato rinvenuto all’interno di un veicolo a Odintsovo, una località nei pressi della capitale Mosca. Il comitato ha precisato che è stato trovato con una ferita da arma da fuoco e che i dettagli della sua morte sono in corso di investigazione, ma l’ipotesi principale è il suicidio.
Stando a quanto riportato dal Washington Post, che cita il giornale Mash, Starovoit era probabilmente coinvolto in una vicenda di frode su larga scala per contratti da lui approvati mentre era governatore della regione di Kursk, ma non è stato chiarito se ci siano legami tra queste voci e la sua morte.
Roman Starovoit aveva assunto l’incarico di ministro dei Trasporti nel maggio dell’anno scorso, dopo aver lasciato la guida della regione di Kursk. Si era dimesso poco prima di un’imprevista offensiva ucraina, e nonostante ciò venne comunque considerato, almeno in parte, responsabile delle falle nella sicurezza regionale.
