Delitto di Garlasco, Chiara Poggi non morse l'assassino: la spiegazione e le ultime notizie su Ignoto 3: il Dna sulla garza è esaurito secondo la Procura
DELITTO DI GARLASCO, LA TRACCIA ESAURITA
Il DNA maschile individuato sulla garza non è significativo come era precedentemente emerso: è poco e forse contaminato da chi lo ha maneggiato. A fare il punto della situazione su Ignoto 3 e sul ruolo che può avere nella nuova indagine sul delitto di Garlasco è l’Adnkronos, secondo cui non ci sarebbero segni del fatto che Chiara Poggi possa aver dato un morso al suo assassino.
La traccia è mista: c’è una quantità altissima di DNA della vittima, circa 40.000 picogrammi, mentre è minuscola quella del DNA maschile, pari a 4 picogrammi, quindi meno di una singola cellula.

Peraltro, si fa notare come il DNA di Ignoto 1, trovato su Yara Gambirasio, fosse molto più abbondante di questo (oltre 2.000 picogrammi), quindi un dato più affidabile, mentre in questo caso la quantità è infinitesimale e dunque si potrebbe spiegare con una contaminazione accidentale.
DELITTO DI GARLASCO, IPOTESI CONTAMINAZIONE PER IGNOTO 3
Inoltre, questa piccola traccia contiene cromosoma Y che, in parte, è risultato compatibile con quello del medico legale che aveva seguito il caso. Per questo si ritiene molto probabile che il campione sia stato contaminato e che Ignoto 3 non appartenga al killer, ma a chi ha maneggiato quella garza.
Comunque, la genetista forense Denise Albani, incaricata dal giudice di occuparsi degli esami dell’incidente probatorio, ha già avviato ulteriori accertamenti per fugare i dubbi.
Ma l’Adnkronos precisa che la genetista ha spiegato che il DNA presente su quella garza è stato esaurito: per fare le due analisi hanno dovuto usare tutto il materiale disponibile; quindi, se in futuro servissero altri esami, si potrebbe lavorare solo sulla documentazione esistente e non sul campione, che non c’è più.
SMENTITA L’IPOTESI DEL MORSO ALL’ASSASSINO
Per quanto concerne alcune ipotesi secondo cui Chiara Poggi avrebbe potuto mordere la mano dell’assassino, che gliela avrebbe messa sulla bocca per farla tacere durante l’aggressione, si fa presente quanto emerso dall’autopsia: nella bocca non sono stati individuati segni di morsi o ferite, la mucosa era integra. Inoltre, c’era pochissimo sangue nella zona della bocca e, di conseguenza, è ritenuto improbabile che Chiara Poggi abbia morso qualcuno.
Sospeso per la pausa estiva, l’incidente probatorio riprenderà ad agosto per l’ultima parte, dedicata all’analisi delle due tracce di DNA maschile trovate sulle unghie della vittima. Finora Andrea Sempio non è stato trovato su alcun reperto; dunque i prossimi esami sono importanti, visto che la Procura di Pavia ritiene che ci siano sue tracce sulle unghie di Chiara.
