Secondo Bloomberg l'Ue starebbe lavorando a delle tariffe commerciali in risposta ai dazi USA: ecco cosa sta emergendo
In quel di Bruxelles il tema dei dazi è ovviamente centrale e stando a quanto riferito da Bloomberg l’Ue sarebbe pronta alla contromosse – una serie di controdazi nei confronti degli Stati Uniti – qualora il Vecchio Continente e Trump non dovessero raggiungere un accordo. Secondo quanto emerso questa settimana i vertici europei si incontreranno per elaborare un piano di contromisure qualora appunto non si trovasse alcun accordo, tenendo conto anche di una posizione del tycoon americano che sembrerebbe essersi irrigidita con l’avvicinarsi della scadenza del primo agosto, giorno in cui i dazi dovrebbero appunto entrare effettivamente in vigore.
La maggioranza dei vertici Ue preferirebbe proseguire con la strada del dialogo con Washington per provare a trovare una soluzione prima della deadline, ma secondo fonti vicine alla questioni al momento la diplomazia non avrebbe portato a grandi risultati, soprattutto dopo i colloqui (che proseguiranno ancora) della scorsa settimana, di conseguenza si sta pensando ad un Piano B.
La mossa degli Stati Uniti sarebbe quella di imporre delle tariffe sui prodotti Ue superiori al 10%, con qualche eccezione riguardante i dispositivi medici e i medicinali generici, alcuni alcolici e una serie di attrezzature di cui gli USA hanno bisogno, così come fatto sapere da alcune fonti. Le parti in gioco stanno discutendo anche di un tetto massimo per alcune settori ma anche di quote riguardante l’acciaio e l’alluminio di modo da proteggere le catene di approvvigionamento da fonti che forniscono metalli in accesso, in ogni caso, se anche si dovesse trovare un accordo, bisognerebbe sempre attendere il lasciapassare ultimo di Donald Trump e a riguardo la sua posizione non è proprio chiarissima.
DAZI USA, PRONTA LA RISPOSTA UE, LUTNICK: “TROVEREMO UN ACCORDO…”
Howard Lutnick, Segretario al Commercio degli Stati Uniti, si è detto comunque fiducioso “Che troveremo un accordo. Credo che tutti questi Paesi chiave capiranno che è meglio aprire i loro mercati agli Stati Uniti d’America piuttosto che pagare dazi ingenti”. Stando a quanto fatto sapere da Trump, l’Unione Europea dovrà affrontare dazi del 30% sulla maggior parte delle loro esportazioni dal primo agosto prossimo, oltre a colpire alcuni settori come quello delle auto – già in crisi per la forte concorrenza cinese – con una imposta del 25%, e il 50% su acciaio e alluminio.
Ha anche minacciato prodotti farmaceutici e semiconduttori, mentre sul rame l’imposta sarà del 50%. Secondo l’Ue la stima dei dazi statunitensi sarà pari a 380 miliardi di euro di merci, ovvero, circa il 70% del totale delle esportazioni verso gli Stati Uniti. Prima dell’annuncio del presidente americano l’Ue sperava di trovare una quadra sulla base di un’aliquota universale del 10% ma la situazione è ben peggiore rispetto a quanto ipotizzato. L’Ue, ricorda ancora Bloomberg, ha cercato di ottenere delle esenzioni, ma evidentemente ciò non è stato possibile e visto il quadro fortemente sbilanciato in favore degli Stati Uniti i vertici del Vecchio Continente stanno appunto preparando delle contromosse per riequilibrare il mercato.

DAZI USA, ECCO LA RISPOSTA UE: PRONTE TARIFFE SU 21 MILIARDI DI BENI
“Un eventuale accordo – precisa il portale a stelle e strisce – riguarderebbe anche le barriere non tariffarie, la cooperazione in materia di sicurezza economica, le consultazioni sul commercio digitale e gli acquisti strategici”. In ogni caso qualsiasi piano di ritorsione dovrà essere approvato dai piani alti dell’Ue, di conseguenza non sarà così facile mettere d’accordo tutti, anche perchè dei controdazi potrebbero provocare una frattura commerciale transatlantica ancora più ampia, tenendo conto che Trump ha già messo le mani avanti, spiegando che eventuali ritorsioni indurrebbero la sua amministrazione ad adottare delle strategie commerciali ancora più dure.
L’Ue attualmente ha applicato potenziali dazi su 21 miliardi di euro di beni americani che potrebbero essere applicati rapidamente includendo prodotti come la soia, ma anche altri beni agricoli, pollame e anche le motociclette.
DAZI USA, ECCO LA RISPOSTA UE: LE ALTRE MISURE ALLO STUDIO
L’Ue ha poi predisposto un elenco di dazi su ulteriori 72 miliardi di euro di prodotti americani come risposta ai dazi reciproci e a quelli americani, che riguarderebbero beni industriali come ad esempio Boeing, ma anche le auto prodotte negli Stati Uniti (vedi Tesla), così come il whisky bourbon. Allo studio anche delle possibili misure che vadano oltre le semplici tariffe come ad esempio i controlli sulle esportazioni e le restrizioni sugli appalti pubblici.
Un numero crescente di stati membri dell’Ue vorrebbe che Bruxelles arrivasse all’introduzione dell’ACI, lo strumento anticoercitivo, che viene considerato il più potente contro gli Stati Uniti, e che potrebbe essere usato qualora le parti in gioco non dovessero raggiungere un accordo accettabile e Trump mettesse in pratica le sue minacce tariffarie.
