Delitto di Garlasco, avvocato Antonio De Rensis (legale di Alberto Stasi): "Se viene trovato Ignoto 3, Alberto Stasi esce". Sulle indagini e gli scenari...
La nuova indagine della Procura di Pavia sul delitto di Garlasco è “scomoda”, secondo il legale di Alberto Stasi, condannato in via definitiva e vicino al ritorno in libertà, visto che ha quasi finito di scontare la sua pena per l’omicidio di Chiara Poggi. L’avvocato Antonio De Rensis ne ha parlato a Zona Bianca, commentando le polemiche del collega che rappresenta la famiglia della vittima.
“Sono indagini scomode, lo deduciamo da attacchi mai visti in un’indagine tradizionale che non coinvolga politici. Vediamo consulenti che anticipano deduzioni”, ha dichiarato il legale, facendo notare che il loro consulente, invece, è rimasto sempre in silenzio, nonostante il lavoro che sta portando avanti.
Ma De Rensis si è soffermato anche sulla scoperta di Ignoto 3, su cui al momento si sta cercando di capire se ci sia stata contaminazione o meno. “Mi fa riflettere che se ne parli come se fosse normale. Io ho parlato con medici legali e genetisti che mi hanno detto che non deve accadere”.

Se non si trattasse di contaminazione, bisognerebbe “cercare assolutamente” questo soggetto, ed è un aspetto molto importante per De Rensis: “Se Ignoto 3 viene identificato, Alberto Stasi esce”.
DELITTO DI GARLASCO, DE RENSIS “INSORGE”
L’avvocato Antonio De Rensis si è mostrato perplesso anche riguardo alla questione del verbale di Andrea Sempio risalente alla prima indagine sul delitto di Garlasco, nel quale è stato sentito per quattro ore. “Diciamo le cose come stanno. È una cosa inspiegabile”, ha dichiarato a Zona Bianca.
Per il legale di Alberto Stasi è incomprensibile cosa sia accaduto, così come lo è il fatto che sia stato sentito per quattro ore ma ci siano solo due pagine di verbale: un unico verbale per due interrogatori diversi, visto che il primo era concluso, ma non è stato fatto firmare a Sempio. “Allucinante, allucinante”, la conclusione tranchant di De Rensis.
In un altro passaggio si è detto “dispiaciuto e avvilito” anche per il comportamento dei giornalisti, che trattano la vicenda del verbale come se fosse una cosa normale. “Il fatto solo che un cronista di giudiziaria possa dire ‘è andato via e hanno lasciato il verbale aperto’ è un orrore, perché i cittadini devono sapere che non accade”.
