Omicidio Alessandro Venier, ucciso e fatto a pezzi per non aver apparecchiato la tavola? Ma per il pm c'è premeditazione. E sulla calce viva...
MAMMA DI ALESSANDRO VENIER CONFESSA OMICIDIO
“Ho fatto una cosa mostruosa“, avrebbe detto Lorena Venier nell’interrogatorio in cui ha confessato l’omicidio del figlio Alessandro, ucciso e smembrato al culmine di una lite che sarebbe scoppiata dopo il rifiuto dell’uomo di apparecchiare la tavola.
Quel gesto del 35enne potrebbe aver esasperato la madre e la compagna, sebbene non vi siano conferme al momento sul movente. Si parla però di un’ignavia che potrebbe aver avuto un ruolo nelle tensioni familiari, in attesa di riscontri.
Comunque, non ha ancora parlato Marilyn Castro Monsalvo, compagna della vittima del delitto di Gemona e accusata di aver agito insieme alla suocera, perché il suo interrogatorio è slittato.

Da quel che è emerso finora, Alessandro Venier, padre di una bambina di sei mesi, dopo essere stato fatto a pezzi, è stato sepolto nella calce e gettato in un bidone.
PM PRONTO A CONTESTARE PREMEDITAZIONE
Il procuratore aggiunto di Udine, Claudia Danelon, ha anticipato che sarà contestata anche la premeditazione, oltre all’aggravante dell’omicidio volontario. La calce viva, infatti, sarebbe stata acquistata proprio per impedire che l’odore del cadavere potesse trapelare e tradirle, ma – come precisato dall’ANSA, che cita fonti investigative – non è chiaro se il materiale edile sia stato comprato prima del delitto o dopo che il corpo è stato smembrato.
Per chiarirlo, si sta aspettando l’interrogatorio della compagna e i riscontri sul cadavere, ma al momento non è stato ancora disposto l’incarico per l’esame autoptico su Alessandro Venier. Per quanto riguarda la 30enne colombiana, avrebbe avuto un malore in carcere, quindi è stata portata in ospedale.
Le sue condizioni non sarebbero gravi, stando a quanto indicato dal suo legale, il quale ha precisato che la decisione di rimandare l’interrogatorio è stata presa di comune accordo, prima che venisse richiesto l’intervento del 118, in quanto “era apparsa confusa e spaesata“.
LA CALCE ACQUISTATA SU AMAZON
Quel che si sa è che l’acquisto è stato fatto su Amazon e che gli inquirenti lo hanno tracciato. Inoltre, la mamma di Alessandro Venier si è recata regolarmente al lavoro fino a mercoledì sera. L’infermiera, che non aveva destato sospetti, avrebbe raccontato agli investigatori il legame speciale con la nuora, considerata come una figlia. Secondo il legale della madre della vittima, proprio il legame con la 30enne colombiana potrebbe essere un elemento utile per spiegare cos’è successo, senza però sbilanciarsi in merito.
Il delitto di Alessandro Venier risale a una settimana fa: Lorena Venier ha ricostruito gli eventi e il movente, che però resta ufficialmente ignoto, anche se “è stato completamente dettagliato”, in virtù del segreto istruttorio. “Era visibilmente scossa per la crudeltà della sua azione e per la contrarietà a qualsiasi regola naturale del suo gesto“, ha dichiarato il legale della rea confessa.
