A "Freedom" l'approfondimento sul volto megalitico di Borzone: cos'è e cosa rappresenta la misteriosa scultura rupestre più grande d'Europa
La puntata di oggi – domenica 10 agosto 2025 – della trasmissione “Freedom” ci porterà alla scoperta, tra le altre cose, del famoso “volto megalitico di Borzone“, una delle sculture rupestri più misteriose in Italia e che è ancora al centro di accese discussioni da parte di archeologi e storici di ogni tipo; peraltro a due passi dall’Abbazia di Borzone che sarà – a sua volta – oggetto di un approfondimento da parte di Roberto Giacobbo.
Partendo proprio da quest’ultima, è interessante notare che la sua posizione arroccata in mezzo al verso e alle montagne liguri sembra essere profondamente collegata al volto megalitico di Borzone: fondata – si suppone – in epoca longobarda per volere del Re Liutprando, attorno al 970 fu affidata alle cure dei monaci Benedettini che l’hanno amministrata per circa un secolo prima che subentrasse il vescovo genovese.

Proprio come il volto megalitico di Borzone, l’abbazia sembra essere abitata da numerosi misteri, partendo dalla posizione che la pone nel pieno centro della cosiddetta “Linea di San Michele” che collega sette differenti monasteri situati tra l’Irlanda e Israele; arrivando poi fino a quei quattro volti scolpiti all’esterno della facciata, ma passando anche per la croce incisa nella roccia e per quel secolare cipresso piantato all’esterno.
Cos’è il volto megalitico di Borzone: storia e misteri della più grande scultura rupestre d’Europa
Tornando al volto megalitico di Borzone, la prima cosa da dire è che la sua datazione è del tutto incerta, affidata – più che alla storia vera e propria – alle leggende locali: scoperto per la prima volta solamente nel 1965 per puro caso, grazie ai lavori di rifacimento di una strada che oggi la costeggia, sembra raffigurare a tutti gli effetti un volto umano; mentre con la sua altezza di 7 metri e la sua lunghezza di 4 è considerata (almeno, tra quelle scoperte) la scultura rupestre più grande d’Europa.
I misteri sul volto megalitico di Borzone sono parecchi, partendo – ovviamente – dalla sua creazione: leggende locali vogliono che sia stata eretta nell’alto medioevo proprio dai monaci Benedettini che abitavano la vicina abbazia, soliti recarsi almeno una volta all’anno ai suoi piedi per venerarla, riconoscendovi – dunque – il volto di Gesà Cristo; mente altri studi la collocano tra il Paleolitico e il Neolitico, facendo cadere quell’interpretazione che vede nel volto megalitico di Borzone il viso di Cristo, qui sostituto da una non meglio precisata divinità, forse – addirittura – di sesso femminile.
