Kursk racconta la tragedia dell'omonimo sottomarino, per la prima volta raccontata da Thomas Vinterberg. Protagonista è Matthias Schoenaerts
Kursk, film su Rete 4 diretto da Thomas Vinterberg
Lunedì 11 agosto 2025, andrà in onda, in prima serata su Rete 4, alle ore 21:25, il film di genere storico dal titolo Kursk. Si tratta di un progetto cinematografico del 2018 che vede coinvolti numerosi Paesi, in particolare: Belgio, Lussemburgo, Francia, Romania, Canada e USA.
La regia è affidata alle sapienti mani di Thomas Vinterberg, vincitore del BAFTA per il miglior film non in lingua inglese per Un altro giro (2020), mentre la storia si ispira al romanzo A Time to Die (2002) scritto da Robert Moore, che racconta la vicenda realmente accaduta del naufragio del sottomarino K-141 Kursk nel 2000.
Il comparto tecnico vede alla fotografia Anthony Dod Mantle, al montaggio Valdís Óskarsdóttir, e alle musiche Alexandre Desplat (vincitore del Premio Oscar per la colonna sonora di Grand Budapest Hotel e La forma dell’acqua – The Shape of Water).
Il cast principale di Kursk vede coinvolti: Matthias Schoenaerts, attore belga tornato proprio in queste settimane sul grande schermo con The Old Guard 2 di Victoria Mahoney (2025); Léa Seydoux, attrice francese molto apprezzata per la sua interpretazione neLa vita di Adele (2013); infine Colin Firth, attore britannico di fama internazionale e vincitore del Premio Oscar per Il discorso del re.
La trama del film Kursk: un sommergibile ultratecnologico con un destino da Titanic
Kursk racconta una delle tragedie navali più sconvolgenti della storia recente. La vicenda ruota attorno al sottomarino russo K-141, considerato un gioiello tecnologico della Marina militare, che nel 2000 prende parte ad una grande esercitazione nel Mare di Barents. È la prima manovra di quel tipo dopo un decennio, e coinvolge decine di navi e sottomarini; il Kursk, ritenuto praticamente indistruttibile, parte con a bordo 118 uomini, ignari del destino che li attende.
Durante l’esercitazione, una serie di esplosioni devastanti scuote il sottomarino, causandone l’affondamento nelle acque gelide del nord: le detonazioni sono talmente violente da essere rilevate persino dai sismografi in Alaska. Mentre la maggior parte dell’equipaggio perde la vita all’istante, 23 marinai riescono a rifugiarsi in una sezione del sommergibile, dove iniziano una straziante lotta contro il tempo, il freddo e la mancanza di ossigeno.
Parallelamente, sulla terraferma, le famiglie dei marinai affrontano un altro tipo di battaglia: quella contro la lentezza delle autorità, il silenzio del governo russo e il rifiuto di accettare aiuti internazionali. La tensione cresce di giorno in giorno, mentre il mondo intero osserva impotente il dramma che si consuma sotto il mare.
