Una nuova circolare INPS ha descritto delle novità importanti sulle pensioni per gli statali, specificando il ricalcolo.
In questi ultimi giorni c’è preoccupazione sulle pensioni degli statali oggetto di un ricalcolo. Ma per trarre delle conclusioni occorre far chiarezza sui contribuenti che rientrano nel nuovo sistema di conteggio.
Fa tirare un primo sospiro di sollievo il fatto che chi è uscito dal lavoro da almeno 3 anni non vedrà rivisitarsi il suo cedolino. Infatti l’ammontare viene intaccato soltanto nelle pensioni più brevi.
Le novità sulle pensioni statali e il loro ricalcolo

L’ente previdenziale ha discusso sulle novità delle pensioni statali e sul ricalcolo che coinvolgerà i contribuenti che sono andati in stato di quiescenza da un tempo relativamente breve (dopo l’anno 2022).
La sanatoria potrebbe ridurre in alcuni i casi il proprio cedolino, e per saperlo non resterà altro che attende l’invio dei dettagli tramite il flusso ListaPosPa/UniEmens da cui potrebbero emergere delle mancanze economiche.
Laddove si appurasse che le Pubbliche Amministrazioni avessero pagato più del dovuto, il fisco provvederà ad aggiornare la pensione con un adeguamento in debito e al recupero forzato delle somme.
La circolare dell’INPS
L’ente previdenziale ha emanato la circolare numero 118 in cui specifica l’importanza del termine definito “decadenziale” di 3 anni, prevedendo il nuovo conteggio su tutti i cedolini e ad esclusione delle pensioni definitive. Secondo l’INPS dunque la sanatoria è prevista soltanto su contributi con dati incongruenti o comunque omessi, e riguardanti le annate più recenti. Le P.A inoltre, con periodi di paga che arrivano fino alla fine del 2004, non hanno l’obbligo di comprovare il pagamento dei contributi come “onere di prova”. I pensionati aventi un cedolino da meno di 3 anni potrebbero aver diritto ad eventuali arretrati, e dunque ad un adeguamento rapportato in base ai “crediti” e “debiti”.
La riliquidazione varrà sia per il TFR che per il TFS, e le modalità di comunicazione telematica così come l’eventuale recupero delle somme di denaro sono invariate.
