Il femminicidio di Sara Campanella torna a Morning News: i legali della famiglia spiegano perché c'è stata premeditazione da pare di Argentino
La diretta di Morning News si è tornata – alla luce dell’ennesimo femminicidio, questa volta a La Spezia ai danni di Tiziana Vinci, uccisa dell’ex marito soggetto a un divieto di avvicinamento – a occupare del caso Sara Campanella, la studentessa 27enne uccisa lo scorso 31 marzo dal collega universitario Stefano Argentino dopo l’ennesimo rifiuto da parte della vittima alle avance: un caso del quale si è discusso a lungo e che si era risolto rapidamente con la confessione – dopo l’arresto – da parte del killer.
Nelle indagini sul femminicidio di Sara Campanella è venuto, poi, fuori che quello di Argentino era stato un piano programmato da tempo, affidato a una serie di messaggi che inviava – su WhatsApp – a se stesso: tra questi ne emerge uno, in particolare, in cui scrive esplicitamente che “la vado a uccidere per come si è comportata in modo pessimo con me e non perché non siamo riusciti a fidanzarci”, sottolineando anche che dopo si sarebbe volute “suicidare”; definendo la vendetta di “distruggere la sua vita” come “l’unica soluzione a questa sofferenza”.
Un piano che poi, concretamente, Argentino ha attuato, prima uccidendo Sara Campanella con una coltellata e poi – durante la detenzione – togliendosi la vita tramite asfissia: attualmente sono sette gli indagati per il suicidio del reo confesso killer della studentessa, tra la direttrice e la vicedirettrice dell’istituto penitenziario di Messina, chi si occupa dei servizi trattamentali e l’equipe medica che aveva dato il via libra all’uscita di Argentino dall’alta sorveglianza carceraria.
I legali della famiglia di Sara Campanella: “Tutti gli elementi fanno pensare che ci sia stata premeditazione”
Presente a Morning News, la legale della famiglia di Sara Campanella – la dottoressa Concetta Latorre – che ci ha tenuto a mettere in chiaro fin da subito che “ci sono tutti gli elementi per dire che si tratta di un delitto premeditato“, ricordando che oltre ai messaggi inviati a se stesso “i dati del computer di Stefano Argentino mostrano che aveva un’attenzione morbosa fin dai primi anni del 2023 nel momento in cui la conobbe e si invaghì di lei” e che venne “coltivata nel tempo, tanto che il coltello lui l’ha comprato a ottobre del 2024“.

La legale famiglia di Sara Campanella, peraltro, ha anche sottolineato che “ho sentito dire più volte che Sara era tempestata di messaggi da parte di Stefano Argentino”, spiegando che – in realtà – “c’è stato un primo contatto il 7 novembre del 2023 quando lui si avvicinò a lei sul tram” per la prima volta, “e poi il 17 novembre le mandò un primo messaggio e in totale ci sono stati solamente quattro messaggi scambiati, fino al 26 marzo del 2024″.
D’altra parte, il dottor Filippo Barbera – anche lui assistente della famiglia di Sara Campanella – ha ribadito che “non emerge da nessuna parte alcun elemento che consenta di affermare che esista un disturbo psicopatologico di gravità tale da impedirgli di comprendere la gravità degli atti che andava a compiere”: il legale, infatti, ricorda che “non aveva solo comprato il pugnale mesi prima, ne aveva addirittura ipotizzato l’acquisto un anno prima dell’omicidio, aveva studiato le modalità con cui ha poi sgozzato la povera Sara e ha studiato come impugnare un coltello”.
