Cardinale Burke sull'incontro fra Papa Leone XIV e il Presidente USA Trump: “possono finire la guerra in Ucraina e anche a Gaza si può cessare il massacro”
PRESTO UN SUMMIT TRA IL PRESIDENTE TRUMP E PAPA LEONE XIV? COSA SAPPIAMO FINORA
Prima o poi avverrà, i due uomini americani attualmente più importanti al mondo si incontreranno e secondo il cardinale Burke quel summit potrebbe portare realmente la pace in Ucraina: lo dice il porporato USA a “La Stampa”, benedicendo il vertice in Alaska con Putin ma soprattutto auspicando l’incontro nei prossimi mesi tra Papa Leone XIV e Donald Trump. Tra le figure più importanti della Chiesa USA, nonché punto di riempimento per i cattolici conservatori, il Card. Raymond Leo Burke è certo che ben presto si arriverà al dialogo in presenza tra il Presidente americano e il Santo Padre, «parleranno per arrivare alla pace in Ucraina».
Così come San Giovanni Paolo II aveva come suo profondo desiderio il recarsi nel pieno della Guerra Fredda in Russia per mantenere vivo il dialogo con l’Oriente, ecco che oggi lo spirito di costante dialogo è incarnato alla perfezione da Papa Leone XIV, sia a livello di chiese cristiane (che possono dare l’esempio di una convivenza veramente fraterna) che dal più complesso scenario politico.

Il Pontefice Prevost tra le primissime proposte fatte a livello internazionale ha messo a disposizione il Vaticano per porre a frutto i negoziati di pace, tanto in Ucraina quanto nel funestato Medio Oriente, «Incontrarsi è già un passo avanti positivo, in ciascuno c’è un anima immortale che può essere indirizzata verso la verità che rappresenta la Chiesa».
IL CARDINALE BURKE “BENEDICE” IL VERTICE IN ALASKA E RICHIAMA AL RUOLO DI TRUMP ANCHE IN MEDIO ORIENTE
Per questi motivi l’incontro avvenuto tra Putin e Trump in Alaska viene visto come ampiamente positivo, al netto del contenuto che è assai complesso da gestire ora con negoziati e condizioni ancora molto lontane fra Russia e Ucraina: per il cardinale Burke, le vere dinamiche a tema sono gli incontri di persona, per di più in un luogo simbolico come Anchorage che è già un «ponte naturale tra ovest ed est». Per il porporato USA il summit di pace avrà effetti positivi per fermare l’orrenda guerra alle porte dell’Europa, ed è un forte valore per quello che potrà venire nel futuro dell’umanità.

Come ribadisce ancora a “La Stampa” il Card. Burke, vi è un ritorno positivo al dialogo tra Oriente e Occidente, come durante la guerra fredda: il rispetto e il confronto tra Putin e Trump è molto ben augurante, e secondo il prelato conservatore un’iniziativa del genere dovrà prima o poi essere messa sul tavolo anche per la guerra a Gaza. «Trump può svolgere funzione geopolitica nel pacificare la Striscia», visti i rapporti con Israele molto stretti, «serve persuadere a fermare il massacro, quanto avviene a Gaza è inammissibile».
Burke infine loda anche l’impegno della politica americana, con la nuova Amministrazione Trump che conta due cattolici praticanti nella “sala di comando” della Casa Bianca – il vicepresidente J.D. Vance, che ha già incontrato due volte Papa Leone XIV, e il Segretario di Stato Marco Rubio: dopo anni di pregiudizi protestanti contro i cattolici, anche in politica, ora due esponenti così in ruoli apicali di Governo, e conta il fatto che «sono fedeli all’insegnamento morale della Chiesa. Se questo continuerà porterà un grande aiuto in tutto il mondo».
