Bernard-Henry Levy sul conflitto a Gaza: "Israele non sta agendo bene ma è accusato di crimini che non sono mai avvenuti"
Il filosofo francese Bernard-Henry Levy in un intervento pubblicato sul quotidiano La Stampa, smentisce le bugie sui crimini dei quali viene accusato Israele nell’ambito delle operazioni militari a Gaza, sostenendo che attualmente prevale una visione non realistica di ciò che sta avvenendo con una maggioranza di opinioni fortemente sfavorevoli verso il governo e l’esercito, sostenute anche da autorità internazionali e intellettuali, che ripetono costantemente solo idiozie. In particolare parla delle accuse di genocidio, carestia e occupazione, che vanno smontate a partire dai fatti reali che dimostrerebbero il contrario.
La prima in particolare quella sul presunto genocidio del popolo palestinese, che è stata rilanciata già a partire dal giorno dopo il 7 ottobre, ma che non corrisponde a quello che stanno facendo i militari, perchè come sottolinea: “Un esercito genocidiario non impiega più di due anni per concludere una guerra in un territorio grande quanto un cantone svizzero“, evidenziando poi in particolare gli avvisi alla popolazione, che permetterebbero la fuga di civili dai siti oggetto di attacchi, e soprattutto l’agevolazione alle cure e alla protezione dei soggetti fragili e malati.

Henry Levy: “Israele sta agendo male a Gaza ma vanno smontate bugie su genocidio e occupazione”
Bernard-Henry Levy nella sua analisi sulla situazione a Gaza, smentisce anche la bugia sulla carestia, dichiarata dalle autorità di Hamas e rilanciata da gran parte della stampa occidentale ma smontata poi dai dati sugli aiuti che vengono immessi sul territorio quotidianamente ma che spesso sono ostacolati proprio dall’Onu e dai saccheggi di gruppi armati. Non ultima poi la menzogna sulla volontà di occupare tutta la Striscia di Gaza, che già molte volte è stata sfatata dalle stesse intenzioni del governo israeliano, che ha sempre sostenuto che l’obiettivo è quello di togliere il controllo ad Hamas per poi lasciare ad autorità palestinesi l’amministrazione del territorio.
Molte di queste falsità sono prese da dichiarazioni di due ministri, che però non rappresentano quelle che sono le direttive date all’esercito. Sicuramente, come sottolinea Levy, Israele non sta agendo bene, ed è legittima ogni critica ad una guerra che sta provocando un enorme numero di vittime, ma non è possibile ripetere “ad nauseam” un perenne “j’accuse” basato su idiozie.
