Il vicepresidente del CSM Pinelli consegna il Premio De Sanctis per i Diritti Umani a Don Dante Carraro, direttore della ong Medici per l'Africa-Cuamm
IL VICEPRESIDENTE CSM PREMIA DON CARRARO PER I DIRITTI UMANI
Medico e prete, uomo impegno e vivo testimone dei diritti inalienabili nelle realtà più difficili dell’Africa: è andato a Don Dante Carraro il Premio De Santis per i Diritti Umani, ricevuto dalle mani del vicepresidente del Consiglio Superiore di Magistratura Fabio Pinelli durante la cerimonia presso la Corte di Cassazione a Roma lo scorso 8 settembre 2025.
Sanitario missionario e direttore della ong Medici con l’Africa-Cuamm, Don Carraro è stato insignito del Premio organizzato per il quarto anno dalla Fondazione De Sanctis in collaborazione sia con la Presidenza della Repubblica che con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il premio è nato in realtà nel 2009 per individuare le eccellenze della cultura italiana, in onore del critico letterario Francesco De Sanctis: il Premio però da qualche anno ha assunto un orizzonte ben più ampio arrivando a produrre ben 8 premiazioni diverse, distinte per i temi come Europa, Letteratura, Salute Sociale, Scienze Economiche, Sostenibilità, Sport-legalità e, appunto, Diritti Umani.

Nella IV edizione del Premio De Sanctis la scelta è andata su Don Dante Carraro, ringraziato dal n.2 del CSM Pinelli durante la cerimonia in Aula Magna della Corte Suprema di Cassazione: è stato proprio il vicepresidente del Consiglio di Magistratura a sostenere fortemente la candidatura del medico-sacerdote, conoscendone «l’eccezionale valore civile e umano» dopo anni di missione dedicati alla salvaguardia degli ultimi e alla garanzia dei diritti umani nelle sue missioni in Africa con la Cuamm.
«Il Premio De Sanctis va a Don Dante come riconoscimento di una testimonianza viva di solidarietà concreta», ha detto Pinelli raccontando la promozione del diritto alla salute e alla vita umana nei contesti dimenticati da mezzo mondo all’interno dell’Africa sub-sahariana. La difesa dei diritti partendo dalla consapevolezza e riconoscimento che ogni essere umano è figlio e fratello di tutti, e che non si risolvono le disuguaglianze sanitarie non si arriverà mai ad avere una dignità piena alle comunità povere e abbandonate.
CHI È DON DANTE CARRARO, IL MEDICO-SACERDOTE CHE TESTIMONIA I DIRITTI IN AFRICA (E NON SOLO)
La testimonianza, il coraggio di fede e l’azione solidale di Don Dante Carraro, ha poi concluso il vicepresidente del CSM, corrispondono ad un «coraggio civile e una dedizione instancabile per gli ultimi della Terra», dall’Africa ma anche qui in Europa nei contesti più emarginati. Tra le ragioni lettere durante la premiazione per i Diritti Umani, a Don Dante Carraro alla guida dei Medici con l’Africa viene riconosciuta una presenza costante nei territori con il criterio della cooperazione sanitaria «basata sulla prossimità», oltre alla piena dedizione per il rafforzamento dei sistemi sanitari pubblici.

Come spiegava lo stesso sacerdote intervistato da “Avvenire” un anno fa, in occasione di nuove missioni aperte nei 9 Paesi africani in cui opera la sua ong, «l’Africa è come una figlia, sono un medico e prete felice», un uomo che crede fermamente nella bruciante passione dell’uomo per il bene e un’umanità non derelitta da fame, guerre e malattie.
«È il Signore a condurmi, io sono un pezzetto della Sua storia di salvezza e riscatto», anche davanti agli orrori visti in questi lunghi anni di missione in Africa. Quando gli viene fatto notare che i riconoscimenti e i premi in questi anni continuano a crescere, Don Carraro fa il modesto e sottolinea il ringraziamento sempre per Dio e il riconoscimento del lavoro che fanno tutti i volontari del Cuamm, «Io tento di fare quello che Dio mi chiede e di essere me stesso».
