L'influencer assiro cristiano Ashur Sarnaya è stato ucciso a Lione: su TikTok criticava spesso l'Isalm radicale, dal quale era scappato
È stato un brutale, efferato e ancora incompreso omicidio quello di Ashur Sarnaya, un influencer con un discreto seguito su TikTok che da tempo si impegnava per diffondere la parole di Dio e che era più volte finito al centro di alcune controversie con la popolazione musulmana per le sue aspre critiche all’islam radicale: una vicenda – appunto – sulla quale sono state avviate le dovute indagini e che ha scosso profondamente la comunità di Lione, luogo in cui Ashur Sarnaya è stato accoltellato a morte.
Partendo proprio dall’omicidio, tutto ciò che sappiamo a questo punto delle indagini è che sarebbe capitato nel corso della serata di mercoledì 10 settembre: in quel momento – com’era solito fare – Ashur Sarnaya era da poco uscito dalla sua abitazione e stava intrattenendo una diretta su TikTok in cui – secondo un suo familiare – stava predicando il Vangelo; quando sarebbe stato raggiunto da un uomo che l’ha accoltellato alla gola prima di allontanarsi di corsa.

Secondo alcuni testimoni, l’assassino di Ashur Sarnaya lo stava aspettando sotto casa e l’avrebbe brevemente pedinato prima di accoltellarlo alla gola, ma altri testimoni riferiscono che gli aggressori fossero almeno tre – tutti incappucciati e con il volto coperto -; mentre dal conto delle autorità non sono ancora emerse novità significative sulla sua (o loro) identità, con le indagini che stanno procedendo serratissime.
Chi era Ashur Sarnaya: l’influencer cristiano scappato dall’Iraq per fuggire all’Islam radicale e all’ISIS
Ovviamente, l’omicidio di Ashur Sarnaya ha creato una vera e propria ondata di indignazione, in parte alimentata dalle posizioni che lo stesso influencer assiro aveva più volte espresso sui social e – da un’altra parte – dal commento di Marine Le Pen: secondo la leader del RN, infatti, dietro all’omicidio si nasconderebbe “un islamista” che ha seguito Ashur Sarnaya dall’Iraq fino a Lione per punirlo per le sue dichiarazioni critiche verso l’Islam.
Del conto di Ashur Sarnaya, d’altra parte, sappiamo ben poco: certo è che fosse originario della città di Erbil – la capitale del Kurdistan iracheno – dove avrebbe vissuto con la sua famiglia fino alla conquista dell’Iraq da parte dell’ISIS, trasferendosi poi – appunto – a Lione; mentre sui social i suoi post e le sue dirette variavano tra le predicazioni del Vangelo e le critiche all’Islam radicale: proprio queste ultime – aveva dichiarato lui stesso in un video su TikTok – gli erano costate diverse minacce di morte sui social e numerose telefonate anonime.
