Il golden power Pirelli non sarà più oggetto di violazioni. Il caso è stato archiviato e ora c'è la paura del blocco degli USA.
É arrivata la notizia ufficiale sull’archiviazione del caso golden power su Pirelli. Il Governo ha risparmiato la Cina dalle sanzioni che sarebbero potute arrivare per aver “violato” alcune normative, e soltanto dopo aver controllato il comportamento di organizzativo di China National Tire and Rubber e dall’azienda di pneumatici.
Il check ha coinvolto il metodo organizzativo – funzionale risalente al mese di giugno del 2023 e quello di ottobre 2024. Nello specifico i comportamenti dei consiglieri indipendenti avrebbero agito in maniera diversa rispetto a quanto previsto dalla Legge. Ma com’è proseguito il caso?
Golden power su Pirelli: il caso è archiviato
Dal golden power su Pirelli sono emerse altre particolarità e motivazioni specifiche, come ad esempio il comportamento scorretto di alcuni soci cinesi che “non sarebbero stati all’altezza” di “gestire più ruoli in 1”, probabilmente per via della loro posizione operativa in società controllate e in Sinochem.
Restano forti dubbi sul legame tra il vicepresidente esecutivo e 2° azionista dell’azienda specializzata in pneumatici, Marco Provera, e Sinochem. Il gruppo milanese ha ribadito più volte la pericolosità di lasciare Sinochem all’interno del settore, che potrebbe comportare più astio con il mercato USA.
Il motivo è legato principalmente alla tecnologia adottata dall’azienda, il CyberTyre, che farà la sua comparsa tra 2 anni. La preoccupazione di Provera è che gli americani potranno attuare delle restrizioni e dunque intaccare il gruppo italiano.
Le modifiche al golden power
Al momento dalla China National Tire and Rubber non emerge nessuna intenzione di trovare un accordo per un exit dal capitale. Questo complicherebbe le decisioni da intraprendere e il futuro di Pirelli, oggi a rischio di entrare nel mirino degli Stati Uniti d’America.
Nel frattempo il downgrade del Morgan Stanley ha provocato anche un ribasso della Pirelli, dove a Piazza Affari ha perso il 2,11%.
Da Palazzo Chigi si domanda l’intervento diretto al Governo Meloni, che dovrebbe modificare il golden power al fine di garantire stabilità economica e soprattutto equilibrare la vicenda del gruppo milanese.
