San Luca evangelista fu seguace e allievo di Paolo di Tarso: autore del Vangelo e degli Atti degli Apostoli è uno dei più letti per la sua chiara scrittura
San Luca evangelista, discepolo di San Paolo
San Luca evangelista si festeggia il 18 ottobre di ogni anno, secondo il Martirologio Cristiano: è simboleggiato da un toro alato, in quanto la primissima figura citata nel suo Vangelo, è Zaccaria, il sacerdote del tempio padre di Giovanni Battista e dedito sovente a sacrificare tori. Fu seguace di San Paolo rimanendo al suo fianco tutta la vita.
San Luca, uno degli evangelisti più raffinati
Luca nacque nell’anno 9 d.C. in una famiglia pagana di Antiochia di Siria: da giovane intraprese studi di medicina e, con lo scopo di perfezionare e approfondire le sue conoscenze, partì alla volta dell’Egitto e della Grecia.
Cominciò ad esercitare la sua professione di medico in Anatolia, precisamente nell’antica città di Troade e proprio qui ebbe modo di conoscere Paolo di Tarso.
Luca rimase affascinato dall’uomo e dalle sue parole ricolme del Cristo e ne seguì pedissequamente il sacro ministero, affiancandolo fino alla morte.
Nel periodo in cui San Paolo era incarcerato in terra di Cesarea, San Luca scrisse il Vangelo tra il 70 e l’80 d.C.: era in lingua greca e aveva uno stile elegante ma estremamente chiaro. Era dedicato a un certo Teofilo, molto famoso in quel tempo in Antiochia ed era indirizzato a tutti i fedeli cristiani e a quei pagani che volessero salvare la propria anima.
Nel Vangelo, Luca enuncia episodi della vita del Cristo e parabole come quella del figliol prodigo e Zaccheo, del pubblicano e del fariseo, della pecorella smarrita e quella del buon samaritano.
Scrisse poi gli Atti degli Apostoli, dove invece racconta i viaggi di San Paolo e gli albori della nascente Chiesa.
San Luca non solo predicava ma trovava anche il tempo di dipingere e uno dei suoi soggetti prediletti era la Madonna, da lui tanto amata e venerata: come non ricordare il dipinto di Raffaello che ritrae proprio un San Luca che disegna su una tela il volto di Maria.

San Luca morì all’età di 84 anni in Bitinia: inizialmente le sue spoglie furono trasferite nella Basilica dei Dodici Apostoli a Costantinopoli, assieme alle reliquie di Sant’Andrea. Successivamente furono trasferite in Italia e ancora oggi sono conservate nella Basilica di Santa Giustina a Padova.
Ci sono molte località italiane che celebrano San Luca evangelista il 18 ottobre, tra le quali Capena, in provincia di Roma. Nel borgo laziale la statuetta del santo è annualmente affidata a una famiglia differente, che dovrà custodirla fino al giorno della festa, quando si ritrova ad attraversare in processione le vie del borgo: è tradizione in questa occasione mangiare i tradizionali maritozzi al mosto preparati in occasione dell’ultima vendemmia.
A Praiano, sulla costiera amalfitana, San Luca è celebrato sia la prima domenica del mese di luglio che il 18 ottobre: il fulcro dei festeggiamenti è la Chiesa di San Luca del XVI secolo, restaurata in stile barocco e sovrastata da una bellissima cupola in maioliche. Celebrazioni eucaristiche, concerti bandistici e una processione caratterizzano la festa di Praiano, dove i balconi già tre giorni prima della festa sono agghindati con tante lucine colorate.
Famose sono poi le Fiere di San Luca a Treviso e a Castel Goffredo nel mantovano, dove l’evento risale addirittura al 1457.
C’è poi la Fiera di San Luca di Impruneta, in Toscana, citata persino da Alessandro Marzi Medici nel ‘600: pare che tutto si nato dall’abitudine dei pastori, durante la transumanza dall’Appennino alla volta della Maremma, di fermarsi davanti al santuario del paese per vendere lana, formaggi e latte proprio in occasione della festa patronale. Oggi l’evento di Impruneta si svolge tra stand gastronomici ricchi di leccornie, mostre, l’antichissima fiera del bestiame, laboratori didattici, luna park e spettacoli pirotecnici.
San Luca evangelista: il Patronato di Impruneta, Toscana
San Luca evangelista è patrono di Impruneta, borgo nel cuore del Chianti Classico in Toscana il cui nome rimanda alla pineta dove fu rinvenuto un dipinto di Maria attribuito a San Luca, custodito oggi nella Basilica di Santa Maria in Piazza Buondelmonti, assieme a terracotte del Della Robbia e un edicola del Michelozzo.
A due passi dalla chiesa sorge il Museo del Tesoro di Santa Maria, ricco di beni apparteniti alla famiglia dei Medici, tra i quali il cuscino dell’Impruneta, primissimo esempio europeo di patchwork.
Da non perdere inoltre una visita a Villa de Larderel del ‘300 e soprattutto Villa Corsini in località Mezzomonte acquistata nel 1480 da Lorenzo il Magnifico, impreziosita da una galleria decorata con opere dei maggiori artisti fiorentini del ‘600.
Gli altri Santi del giorno
Il 18 ottobre si festeggiano anche Sant’Amabile di Rium, San Paolo della Croce, Sant’Asclepiade, Santa Gwen, Beato Teobaldo da Narbona, San Monone, Santa Teca, Beato José Gómez de Haro e San Giusto.
