Cos'è successo a Michele Fazio: il 15enne ucciso a Bari nel 2001 per errore, durante una faida territoriale tra i clan mafiosi Capriati e Strisciuglio
La puntata in onda nella serata di oggi – lunedì 6 ottobre 2025 – della trasmissione “Cose Nostre” affronterà una delle pagine più dure e buie dell’intera storia delle mafie baresi, ovvero l’omicidio del 15enne Michele Fazio che finì vittima di una faida tra clan nella quale non centrava assolutamente nulla, colpito con un proiettile che era destinato a qualcun’altro e che nell’arco di pochissimi minuti – in mezzo all’omertà della Bari “vecchia” dei primi anni 2000 – gli tolse la vita.
Una storia, appunto, difficile ma in un certo senso anche di redenzione per una comunità e per l’intera città, ma prima di arrivarci vale certamente la pena ricordare Michele Fazio e quello che gli è successo: nato nel settembre del 1985 da una famiglia poco agiata, era descritto da tutti come un ragazzino estremamente disponibile verso chiunque, pronto ad aiutare tutti e – soprattutto – la sua famiglia.
Proprio per la sua indole buona, Michele Fazio all’età di appena 15 anni decise di mettere in pausa l’istruzione per trovarsi un piccolo lavoro che gli permettesse di portare a casa qualche soldo, aiutando quel padre Pinuccio che troppo spesso era costretto fuori città per via del suo lavoro: quella del 12 luglio del 2001 era una serata particolarmente felice perché Pinuccio era finalmente riuscito a tornare a casa da una lunga trasferta e aveva incaricato lo stesso Michele Fazio di recuperare delle pizze da mangiare tutti assieme.
Cos’è successo a Michele Fazio: l’omicidio per sbaglio nel 2001 e la durissima reazione della città di Bari
Così, finito il suo turno lavorativo, trascorsa qualche ora in compagnia dei suoi amici sul lungomare barese, Michele Fazio con le pizze tra le mani era pronto a rientrare in casa: mancavano poche manciate di metri a quel portone che – in qualche modo – lo faceva sentire tranquillo in un contesto cittadino tutt’altro che sicuro, abitato da clan mafiosi di ogni tipo e da troppo tempo vittima della violenta faida tra le famiglie Capriati e Strisciuglio.

Anche per i Capriati, però, quella era una sera importante perché avrebbero dovuto portare a termine una vendetta contro i rivali che qualche giorno prima avevano ucciso il loro boss Francesco: una vendetta che si consumò sotto l’abitazione dei Fazio e in cui rimase coinvolto lo stesso Michele Fazio, tragicamente trapassato al cranio da un proiettile che era diretto contro alcuni membri del clan Strisciuglio.
Michele Fazio morì pochi minuti dopo in ospedale ma grazie al suo (certamente involontario) sacrificio la città di Bari ha deciso di rialzarsi e combattere contro quei mafiosi che aveva fatto della città vecchia il loro parco giochi: l’omicidio di Michele Fazio, infatti, sconvolse profondamente gli animi delle tante persone per bene che abitavano quelle vie che – aiutati dai parenti del 15enne – abbandonarono l’omertà, iniziarono a denunciare e sancirono la fine dell’egemonia mafiosa.
