Buffon parla della Nazionale e dei prossimi spareggi che dovrà giocare per poi dire la sua sugli scudetti revocati dopo calciopoli
Buffon chiarisce la situazione della Nazionale
Con le partite di qualificazione ai Mondiali in programma nelle prossime settimane, il Capo Delegazione degli azzurri Gianluigi Buffon cerca di dare una scossa alla squadra di Gattuso per spingerli a prestazioni migliori nelle prossime partite che dovrebbero portare, almeno nelle sue idee, ad avvicinarsi all’obiettivo. L’ex numero uno della Nazionale e della Juventus ha confermato che quasi certamente la squadra azzurra dovrà passare per i playoff per raggiungere la massima competizione FIFA che manca ormai da due edizioni, ma che niente deve essere considerato impossibile.
Per poterci sperare la Nazionale dovrà preparare queste partite in arrivo e soprattutto le ultime del girone, che si giocheranno più avanti, in maniera perfetta e sicuramente più attenta rispetto alle ultime visto che saranno decisive e permetteranno di arrivare alla fase degli spareggi nella migliore condizione possibili. Buffon ha poi dichiarato di aver visto sempre un gruppo molto unito che potrà ottenere quello che desidera ma a cui manca ancora l’attaccamento alla maglia e alla Nazionale che negli anni passati caratterizzava le squadre italiane.

Buffon su gli scudetti tolti dopo Calciopoli
Oltre alle parole sulla squadra azzurra però Buffon è tornato a parlare anche dei suoi anni da calciatore, in particolare sugli episodi che lo hanno visto come uno dei protagonisti e la privazione di due scudetti vinti sul campo per lo scandalo di calciopoli che ha colpito la squadra portando alla sua retrocessione. Il portiere bianconero infatti rivendica di aver vinto 13 scudetti e non gli undici che gli sono stati assegnati dopo lo scandalo, spiega infatti che per l’impegno messo durante tutta la stagione e quello che ha significato vincerli sul campo anche quelli tolti per lui hanno lo stesso valore.
Non ha voluto invece commentare la situazione che sta vivendo la Juventus e il suo ex compagno Igor Tudor, reduce da un pareggio noioso contro il suo ex allenatore Massimiliano Allegri per cui non ha mai nascosto di provare una grande stima come tecnico e come uomo. Sembra però evidente a tutti che la squadra bianconera sia in difficoltà e abbia perso quell’alone di timore che incuteva nei suoi avversari, soprattutto nel suo stadio, che gli permetteva di essere ogni anno e ogni weekend la favorita per la vittoria della partita e del campionato.
