San Paolo della Croce è stato il fondatore dei Passionisti, ordine dedicato alla contemplazione e predicazione della Passione di Gesù
San Paolo della Croce, fondatore della Congregazione della Passione di Gesù Cristo
Il 19 ottobre 2025 di ogni anno, si festeggia San Paolo della Croce, fondatore dell’Ordine dei Passionisti. Paolo nacque il 3 gennaio del 1694 nella città spagnola di Ovada, vicino Barcellona, in una famiglia originaria dell’Italia, del paese di Castellazzo Bormida in provincia di Alessandria. Si racconta che nel momento della nascita di Paolo, una luce abbagliante irradiò tutta la stanza e che, in seguito, il piccolo fu salvato da un terribile naufragio grazie all’intercessione della Vergine Maria del Cielo.
Questi eventi furono indubbi segni del destino beato che sarebbe spettato all’uomo, nel cui animo si sviluppò, pian piano, un profondo amore per la figura di Gesù Cristo, di cui Paolo contemplava sofferenze e dolori.
Intraprese la dura pratica della penitenza e, nello stesso tempo, intraprese la carriera militare nell’esercito veneziano per combattere gli ottomani che in quel periodo minacciavano di mettere a repentaglio le basi della Chiesa Cristiana.
San Paolo della Croce: da crociato a soldato di Dio
Paolo ben presto capì che Dio aveva un progetto più grande e aulico per lui: decise così di abbandonare le armi e dedicarsi alla fondazione dei Passionisti, soldati di Gesù Cristo. Lo scopo di questa congregazione sarebbe dovuto essere la diffusione della parola di Dio, la narrazione dei patimenti da lui sofferti e l’insegnamento di una rigida disciplina per salvare l’anima e non offendere più il Signore.
Paolo tornò in Spagna, rifiutò fermamente il matrimonio preparato per lui e rinunciò a tutti i beni ereditati da suo padre: vestì una logora tunica donatagli dal Vescovo e cominciò a percorrere la via della Santa Croce, predicando il Vangelo.
A Roma, dove si recò per studiare teologia, Paolo divenne sacerdote su nomina di papa Benedetto XIII, il quale gli concesse il benestare per la formazione della Congregazione dei Passionisti. Raggiunse il Monte Argentario, indossò la veste nera con il simbolo della Passione di Cristo sul petto e redasse le regole dell’Ordine, con i 3 voti canonici e uno nuovo relativo al costante ricordo della Passione di Gesù.
Furono molti gli eretici che con Paolo si pentirono dei loro peccati, convertendosi al cristianesimo: ciò non sorprende perché la presenza di Dio accanto a Paolo era costante, durante la celebrazione della Messa quando l’uomo andava in estasi e una luce celeste lo avvolgeva, ma anche quando la sua tunica gli bruciava letteralmente la pelle all’altezza dello stemma della congregazione.
I pontefici amavano molto Paolo, nonostante lui si definisse un mero peccatore meritevole di essere schiacciato dai demoni. Morì il giorno 18 ottobre del 1775 a Roma e le sue spoglie sono conservate nella Basilica dei Santi Giovanni e Paolo.
San Paolo della Croce: Patrono di Ovada
San Paolo della Croce è festeggiato il 19 ottobre a Follonica, dove si svolgono celebrazioni liturgiche, la benedizione delle reliquie, attività ludiche per i giovani parrocchiani e pranzo comunitario.
A Itri, in provincia di Latina, non mancano la processione e i fuochi d’artificio, come anche a Manduria, dove la festa trova le luminarie come luccicanti cornici.
A Ovada il corteo religioso con la statua del santo segue la Santa Messa: sono, poi, organizzate visite nella casa natale di San Paolo della Croce e la Fiera di San Paolo all’insegna di leccornie come caldarroste e frittelle.
San Paolo della Croce è Patrono del borgo di Ovada, situato nel cuore del Monferrato dell’alessandrino, dove si produce lo squisito Dolcetto DOCG.
La casa natale del santo è oggi un piccolo museo con le mura esterne deliziosamente affrescate con immagini della Madonna del Carmine tra le anime del Purgatorio. All’interno sono conservati testi sacri risalenti al XVII secolo e molte reliquie legate alla vita quotidiana di San Paolo della Croce.La Chiesa di Nostra Signora Assunta svetta sui tetti della cittadina con i due campanili alti 50 m e con la bellissima cupola: all’interno si trova un pregevole altare maggiore realizzato dall’Antonelli.
Non lontano ecco l’Oratorio Annunziata del quattrocento, all’interno del quale è possibile ammirare dipinti di Brea, Schiena e Cambiaso. Tra tutti, spicca l’Annunciazione del Maragliano.
Da non perdere il giardino pubblico che circonda Villa Gabrieli, elegante dimora del ‘900 costruita in stile liberty: si tratta di uno dei parchi più belli di tutta Italia, con piante provenienti da ogni angolo del pianeta.
Merita, infine, una visita il Museo Paleontologico “G.Maini”, dove sono esposti minerali e fossili appartenenti a epoche geologiche antichissime.
Gli altri Santi del giorno
Il 19 ottobre si festeggiano pure Sant’Aquilino di Evreux, Santa Cleopatra, Santa Fridesvida di Oxford, Beato Giovanni Januari, Santa Laura di Cordova, Beata Sancia d’Aragona e San Verano di Cavaillon.
