Per non perdere i rimborsi 730 a causa di un errore, è possibile inviare un modello integrativo.
Anche se i rimborsi 730 potrebbero essere lavorati a stretto giro, chi ha mandato la dichiarazione dei redditi ma necessita di integrare dei dati o delle voci omesse, potrà effettuare una rettifica così da non perdere il riaccredito del denaro spettante.
Per poterci riuscire è indispensabile non solo seguire un iter ben preciso, ma è altrettanto essenziale rispettare delle scadenze prima che sia troppo tardi. In caso contrario l’Agenzia delle Entrate potrebbe bocciare la pratica presentata.
Rimborsi del 730 integrativi per recuperare le spese
I rimborsi grazie al 730 permettono di poter recuperare gran parte delle spese riconosciute dallo Stato italiano. Nel momento in cui viene già inviata la dichiarazione dei redditi, sarà necessario utilizzare un modello integrativo entro e non oltre il 31 ottobre 2025.

L’istanza andrebbe trasmessa telematicamente e soltanto da un intermediario fiscale regolarmente autorizzato e/o dal CAF di fiducia. Occorrerà accertarsi che l’integrazione dia vita ad un debito inferiore, a una tassazione differente oppure ad un credito più alto da riscuotere.
Esistono poi altre 2 potenziali soluzioni, il Modello Redditi Correttivo sempre del 730 (che rispecchia le medesime regole), o ancora il correttivo di tipo 2, che potrebbe esser inviato autonomamente e direttamente tramite il portale dell’Ade.
La differenza con il correttivo di tipo 2
Il modello correttivo detto “di tipo 2”, potrebbe esser privo di sostituto d’imposta. Questo caso accadrebbe qualora il responsabile principale non si assumesse l’onere di riconoscere l’integrazione, e allora a quel punto andrà specificata e flaggata la voce “nessun sostituto“.
Laddove l’integrazione comporti ad un maggior credito da ricevere, sarà l’Agenzia delle Entrate stessa a provvedere al pagamento del rimborso. Viceversa, alla sussistenza di un debito, quest’ultimo dovrà esser saldato con il conguaglio fiscale dell’F24.
Resta – come termine ultimo per l’integrazione correttiva – la presentazione a fine anno (prima del 31 dicembre del 5° anno rispetto al periodo in cui è stata fatta richiesta per la rettifica), tramite il modulo del reddito delle persone fisiche.
