Presto torneremo all'ora solare: quando ci sarà il cambio, perché abbandoniamo l'ora legale e i consigli per adattarsi alle "nuove" giornate
Antichissimo rito ormai diventato secolare (salvo alcune interruzioni), presto sarà il momento di tornare all’ora solare dall’attuale regime “legale” che ci ha accompagnato dallo scorso marzo a questa parte regalandoci – come sempre avviene – giornate estive più lunghe e, soprattutto, un importante risparmio economico e ambientale: un tema ampiamente dibattuto e che ha portato alla creazione di due vere e proprie fazioni tra chi detesta questo passaggio ora legale-ora solare e chi, invece, ritiene i benefici maggiori degli svantaggi.
Rispondendo subito alla domanda più importante, dobbiamo dirvi che il cambio da ora legale e ora solare avverrà nel corso della nottata tra sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025, legalmente fissato tutti gli anni per l’ultimo weekend di ottobre: alle 3:00 gli orologi torneranno alle 2:00 e fino al prossimo marzo (anche in quel caso: l’ultimo weekend) non dovremo più preoccuparci di cambiamenti nell’orario.
Ovviamente visto che il mondo è ampiamente digitalizzato, il passaggio all’ora solare per la maggior parte dei dispositivi – specialmente cellulare, computer, tablet e così via – sarà del tutto automatico, ma lo stesso non vale per gli orologi analogici: se la vostra sveglia dovesse suonare presto domenica 26 e non fosse digitale, insomma, ricordatevi di aggiustare l’ora già prima di andare a dormire in modo da non correre rischi.
Critiche e vantaggi del cambio tra ora legale e ora solare: ecco come adottarsi alle giornate più corte
Insomma, resta attiva anche nel 2026 (e probabilmente così sarà per i prossimi anni) la consuetudine del passaggio tra ora solare e ora legale, adottata da buona parte del mondo – e ovviamente dall’intera Europa – ma non dal 100% dei paesi: il vantaggio sta nel fatto che – almeno, in Italia – all’anno si riescono a risparmiare complessivamente circa 100 milioni di euro (poco meno di 2 euro all’anno a persona) in energia elettrica; con la conseguente riduzione – peraltro – di emissioni.

D’altra parte, la principale ragione di fastidio nei detrattori del passaggio all’ora solare sta nel fatto che per i primi giorni successivi (talvolta settimane) il corpo potrebbe faticare ad adattarsi al cambiamento della luce solare: in questo caso gli esperti tendenzialmente consigliano, nei giorni precedenti, di andare a dormire leggermente prima e, nei giorni successivi, di trascorrere più tempo possibile esposti alla luce solare o – comunque – alla luce del giorno.
