Chi parcheggia abusivamente una bici rischia fino a 800 euro di multa: il Consiglio di Stato da ragione al Comune di Cagliari sul decoro urbano
È una sentenza destinata – come già sta facendo – a creare non pochi malumori tra chi quotidianamente guida una bici e potenzialmente anche una vera e propria pioggia salitissima di multe quella pronunciata dal Consiglio di Stato su un ricorso dell’associazione Fiab (ovvero la Federazione italiana ambiente e bicicletta) di Cagliari che si era vista dare torto dal Tar sardo in merito a un regolamento eccessivamente punitivo del Comune cagliaritano.
Per capire meglio cosa sia successo è bene partire proprio dal regolamento in questione, ricordando che a Cagliari – ma sono molti i Comuni simili – esiste un regolamento che vieta di legare le bici e le moto a pali, alberi e supporti non specificatamente dedicati alle due ruote: la ragione è legata alla preservazione del “decoro urbano” e le sanzioni previste possono andare da un minimo di 75 a un massimo di 800 euro a seconda del luogo in cui si commette l’effrazione.
La sentenza del Consiglio di Stato: “Corretto imporre multe per i parcheggi abusivi delle bici”
Un regolamento che – secondo Fiab – finirebbe per essere del tutto sproporzionato rispetto alla condotta (si pensi, per esempio, che la maggioranza delle bici neppure arrivano a costare 800 euro), sfora nelle competenze statali visto che imporrebbe un divieto di sosta inesistente nel Codice della Strada e che rischierebbe di creare una disuguaglianza rispetto ad altri veicoli come i monopattini: proprio per questa ragione il regolamento era stato impugnato davanti al Tar che sulle multe alle bici ha dato ragione al Comune.

Non contenti, i responsabili di Fiab Cagliari hanno portato il caso fino al Consiglio di Stato e qui veniamo alla pronuncia con cui abbiamo aperto l’articolo: secondo i giudici, infatti, il tema della mancata proporzionalità non sussiste visto che il minimo della multa per le bici è fissato a 75 euro, così come non si applica il tema della discriminazione; mentre non vi è nemmeno nessuna modifica al Codice della Strada visto che il regolamento parla esplicitamente di decoro urbano e non di divieto di sosta.
L’esito, insomma, è che il Comune di Cagliari – e qualsiasi altro – può imporre multe per le bici parcheggiate “abusivamente” al di fuori delle apposite rastrelliere: un tema sul quale il presidente Fiab Virgilio Scanu – sentito da La Stampa – si è detto estremamente “preoccupato” dato che i parcheggi abusivi sono il più delle volte collegati alla mancanza di spazi appositi per assicurare il proprio veicolo e che rischia di trasformarsi in una semplice scusa per fare cassa in modo – neanche tanto – occulto.
