Sono state inasprite le regole per chiedere la cittadinanza USA: il test "culturale" è stato reso più complesso e includerà anche domande di storia
Su spinta del nuovo direttore dello US Citizenship and Immigration Services (ovvero il servizio cittadinanza e immigrazione degli USA) Joseph Edlow sono state “inasprite” le regole per richiedere la cittadinanza USA in modo da rendere il percorso interamente più complesso – mantenendo, tuttavia, invariati i tempi attuali per presentare la richiesta – e introducendo una nuova verifica sulla moralità del richiedente: regole – secondo Edlow – necessarie, ma che hanno creato una folta schiera di critici che le ritengono eccessivamente punitive per gli stranieri e coloro che hanno scarse disponibilità economiche.
Facendo prima di tutto un passo indietro, è utile ricordare che attualmente la cittadinanza USA si può ottenere – come in numerosi altri paesi – tramite il principio dello “ius soli” secondo il quale basta nascere sul territorio statunitense per conseguirla automaticamente; oppure tramite la cosiddetta “naturalizzazione” che è il metodo riservato agli stranieri che desiderano vivere negli Stati Uniti e costruire lì la loro vita.
Per ottenere la cittadinanza USA tramite “naturalizzazione” è necessario rispettare alcuni requisiti come la maggiore età (intesa nei 18 anni), il possesso della Green Card per un periodo tra i 3 e i 5 anni a seconda che si sia – o meno – sposati con un cittadino statunitense, la conoscenza perfetta della lingua inglese e il superamento di un test; mentre dopo il pagamento di una tassa da oltre 700 dollari e il giuramento dalla bandiera, si può effettivamente ottenere la cittadinanza USA.
Come cambia la richiesta per la cittadinanza USA: un nuovo test e verifiche sulla “condotta morale”
Regole rimaste per la maggior parte del tutto invariate perché Joseph Edlow ha deciso di intervenire principalmente sul test necessario per la cittadinanza USA: fino a poco fa, infatti, era composto da 10 domande piuttosto generiche (come i nomi degli oceani che contornano gli Stati Uniti) delle quali ne bastavano 6 per considerare la prova superata; mentre ora le domande sono diventate 20 e ne servono almeno 12 per passare il test, con gli argomenti resi più complessi e inclusivi di dettagli sulla storia degli USA.

Non solo, perché Edlow ha anche deciso di introdurre una verifica sulla “buona condotta morale” del soggetto che richiede la cittadinanza USA da intendere – da un lato – come l’ovvia assenza di precedenti penali o legali e – dall’altro lato – come una verifica sull’effettivo apporto sociale (come le attività di volontariato, la partecipazione alla vita civile e così via); mentre per la prima volta da 34 anni l’Ufficio per la cittadinanza USA potrà anche condurre verifiche sui familiari, sugli amici e sui conoscenti del richiedente per verificare che la sua “condotta morale” sia effettiva intonsa.
