Tra gli Stati coesistono gli accordi vacanza lavoro. L'Italia ha siglato la sua partnership con il Giappone, dettando le regole.
Gli accordi tra Stati per formalizzare una specie di “vacanza – lavoro” esistono da tantissimi anni. Il fenomeno è nato principalmente in Inghilterra, e ai tempi gli era stato assegnato il nome di “working holiday“, oggi questo modello è replicato in più di 60 Paesi.
La stessa possibilità è permessa anche dal nostro Bel Paese, con la regolamentazione della Legge risalente al 17 settembre di quest’anno, e con numero 136. Vediamo nei dettagli com’è stato formalizzato l’accordo e le differenze con gli Stati.
Gli accordi sulla “vacanza lavoro” dell’Italia

Di recente l’Italia ha concluso gli accordi per attuare il modello “vacanza lavoro” in Giappone, specialmente a Tokyo. L’obiettivo è sempre lo stesso, dar la possibilità di far conoscere le culture, le tradizioni e mettere in risalto le differenze tra i luoghi nel mondo.
Lo scopo però, non è quello di allontanare i giovani dalla propria terra, anzi, di permettere di vivere un’occasione internazionale e unica nella vita di tutti, rafforzando le competenze e poter dare un valore aggiunto dopo esser rientrati dall’esperienza all’estero.
Questo alla lunga potrebbe migliorare i numeri sul lavoro e trovare delle coalizioni più proficue tra l’Italia e il resto dei Paesi.
La partnership con il Giappone e le regole sui visti
L’accordo tra Italia e Giappone prende vita nel 2022, per poi concretizzarsi (operativamente) soltanto ora. La partnership permette di soggiornare in Asia fino ad un anno, potendo lavorare per lo stesso datore fino ad un massimo di 6 mesi.
Ci sono tuttavia altri Stati con cui il Bel Paese ha stretto dei patti, ovvero con Hong Kong, la Nuova Zelanda, il Canada, l’Australia e perfino la Corea del Sud.
Generalmente il target è rivolto ai giovani rientranti nella fascia di età 18 – 35 anni, e con questo visto non è necessario ottenere il fatidico nulla osta, potendo lavorare in settori relativi ai servizi, al turismo, all’agricoltura e la ristorazione.
Ogni Stato potrebbe avere delle regole differenti, cambiando la durata e alcune condizioni. Con il Canada ad esempio, i giovani lavoratori dovranno aver già firmato un contratto definito e per gli studenti universitari potranno contare su un tirocinio a carattere internazionale.
