Germania, il Ministro Dobrindt sul caso della revoca della cittadinanza all'uomo che sosteneva Hamas, "Diritto annullato a chi non condivide nostri valori"
Germania, il Ministro degli Interni Alexander Dobrindt torna sulla questione della naturalizzazione di stranieri dopo il caso della revoca della cittadinanza tedesca ad un immigrato che aveva pubblicato alcuni post nei quali inneggiava ad Hamas. L’uomo, arrivato a Berlino da neonato, aveva terminato da poco le pratiche per ottenere il doppio passaporto quando è stato segnalato per aver pubblicato su Instagram la foto di due combattenti dell’organizzazione terroristica definendoli “Eroi della resistenza palestinese“.
L’ufficio immigrazione, oltre a provvedere con l’annullamento della richiesta già accettata ha anche sporto denuncia per frode, in quanto non sarebbero stati rispettati i presupposti per il titolo, che prevede l’accettazione e la condivisione dei principi democratici e valori tedeschi, tra i quali quello del riconoscimento del diritto all’esistenza dello Stato di Israele e la protezione della vita ebraica da parte della Germania come fondamento derivato dalla particolare responsabilità storica.

Germania, Minostro Dobrindt: “Revoca cittadinanza può intervenire entro 10 anni a chiunque non sia allineato con i nostri valori”
Il Ministro Dobrindt ha commentato il caso dell’uomo palestinese che aveva appena ottenuto la cittadinanza poi revocata a causa di un post nel quale inneggiava ad Hamas dicendo in conferenza stampa: “Tutti coloro che hanno acquisito questo diritto tramite la naturalizzazione in Germania, anche se con doppio passaporto, devono dichiarare il loro impegno nei confronti del nostro sistema di valori“. Nella stessa occasione, ha anche aggiunto che lo stesso provvedimento di revoca potrà essere applicato a chiunque non si conformi a quanto richiesto dal regolamento, nello specifico ribadendo che: “Chi vuole diventare tedesco deve accettare che il governo è schierato al fianco di Israele a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale e la natura delle relazioni bilaterali è una pietra angolare della nostra politica estera“.
Pertanto ha ricordato a tutti gli immigrati che intendano avviare le pratiche per ottenere la cittadinanza che in caso di posizioni espressamente antisemite le autorità potranno procedere con l’annullamento del diritto anche se sono già passati 10 anni, e intervenendo sul caso specifico ha voluto sottolineare che: “L’uomo esprimendo simpatia per i terroristi e per coloro che minacciano la vita degli ebrei non ha preso sul serio la responsabilità storica della Germania nei confronti del popolo ebraico, un presupposto storico che deve appartenere a tutti i cittadini tedeschi“.
