In Svizzera un doppio referendum flop quello che si è tenuto nelle scorse ore: ecco i risultati e che cosa i cittadini dovevano votare, i dettagli
È stato un doppio flop del doppio referendum che si è tenuto in Svizzera nelle scorse ore. Il primo chiedeva l’introduzione di un servizio civile obbligatorio anche per le donne, nell’ambito della riforma militare, mentre il secondo, senza dubbio più controverso e politico, riguardava invece una tassazione sulla successione per i patrimoni dei più ricchi, finanziando poi con le imposte la lotta al cambiamento climatico.
Entrambi i referendum non sono passati e sono stati di fatto un disastro. Per quanto riguarda il servizio civico, l’84 per cento ha votato per il no, mentre, in merito alla tassa di successione, i numeri sono stati leggermente inferiori ma comunque disastrosi per chi ha promosso l’iniziativa, visto che il 78,3% ha respinto la tassa sulle successioni. Visto che le due proposte prevedevano la revisione della Costituzione federale, era necessaria, affinché passassero, la doppia maggioranza, ma evidentemente così non è stato. Per RSI la bocciatura è stata “inequivocabile”, sottolineando come la proposta del servizio civile obbligatorio anche per le donne non ha trovato accoglimento in nessuno dei paesi svizzeri dove si votava.
REFERENDUM SVIZZERA, SOLO BERNA IN FAVORE DELLA TASSA SUI RICCHI
Per quanto riguarda invece la tassa contro i ricchi, proposta dai Giovani Socialisti della Svizzera, solamente la cittadina di Berna e un altro paese della stessa regione si sono detti favorevoli, mentre in tutte le altre località è risultato un colossale fiasco. Diversa è stata invece la votazione per quanto riguarda l’abolizione dei vitalizi ai consiglieri dello Stato, proposta dai partiti di centro, con il 65,4 per cento dei votanti che si è detto favorevole all’eliminazione delle “pensioni d’oro”.
Moltissimi sono stati i commenti in queste ore, soprattutto alle due principali iniziative, a cominciare da quello di Karin Keller-Sutter, il ministro delle Finanze della Svizzera, secondo cui introdurre una tassa contro i ricchi avrebbe potuto “perturbare l’intero sistema fiscale” del Paese.
REFERENDUM SVIZZERA, DOPPIO FLOP: I COMMENTI POLITICI
Sempre la stessa, presidente della Confederazione elvetica, ha voluto sottolineare il “risultato netto” del referendum, che in caso di votazione contraria avrebbe rappresentato una situazione di “pericolo” per l’economia svizzera. In ogni caso, il rifiuto di una tassazione sulle successioni, sempre secondo la Keller-Sutter, non deve essere interpretato come un no alla politica climatica elvetica, sottolineando come la Confederazione investa ogni anno nella causa 2 miliardi di franchi (più o meno due miliardi di euro), perseguendo l’obiettivo di Parigi che prevede zero emissioni nel 2050, obiettivo che purtroppo al momento resta utopico.
Così, infine, Martin Pfister, consigliere federale svizzero, che, commentando il rifiuto del servizio civile obbligatorio per le donne, ha esternato un concetto simile a quello della presidente della Confederazione, precisando che il “no” non è un rifiuto allo stesso impegno quanto all’obbligatorietà, ricordando come la Svizzera viva “di questo impegno volontario”, e aggiungendo che il governo sta lavorando per stabilizzare i militari.
