Una 18enne non fu violentata in quanto anche se ubriaca era consenziente: due uomini assolti dall'accusa di stupro, ecco cosa è successo
Due uomini sono stati assolti dall’accusa di stupro in quanto la vittima che aveva denunciato era consenziente. E’ l’ultima sentenza che fa discutere, che è diventata virale in queste ore, e che è stata emessa dal giudice della corte di Appello di Bologna, che dopo l’assoluzione in primo grado ha confermato appunto il verdetto anche in secondo grado.
Come scrive il Corriere della Sera, la giovane aveva denunciato un 34enne romeno e un 35enne senegalese, ex calciatore del Ravenna, in quanto a suo modo di vedere avevano abusato di lei, ma secondo quanto emerso dal processo la 18enne era consenziente anche se aveva bevuto molti alcolici. L’episodio risale al 2017, alla sera fra il 5 e il 6 ottobre, quando i due all’epoca di 26 e 27 anni, avevano conosciuto la 18enne in un locale di Marina di Ravenna.
NON CI FU STUPRO SU VITTIMA 18ENNE: COSA ACCADDE
Dopo la serata l’avevano portata in un appartamento “a spalla” fa notare il quotidiano di via Solferino, dopo di che l’avevano fatta lavare e le avevano fatto bere un caffè, prima che la stessa ha avuto un rapporto con uno dei due. Nel frattempo l’ex calciatore ha ripreso la scena con il proprio smartphone, salvando i video sul suo telefonino.
Una volta ripresasi la ragazza si era recata dai carabinieri denunciando i due, che erano poi stati rinviati a giudizio. All’epoca dei fatti la 18enne era fidanzata, e si era recata dagli agenti assieme al compagno: il romeno e il senegalese erano stati subito arrestati (a fine ottobre di otto anni fa), dopo di che i loro avvocati presentarono istanza di scarcerazione e il 9 novembre dello stesso anno tornarono in libertà con una motivazione da parte del tribunale di Bologna che fecero discutere: “La ragazza aveva bevuto molto e non era lucida ma era in grado di esprimere il proprio consenso e lo ha fatto”.
NON CI FU STUPRO SU VITTIMA 18ENNE: COME ANDO’ IL PROCESSO
I due vennero comunque rinviati a giudizio e il processo si aprì nel 2020, conclusosi poi nel 2022 per via della pandemia di covid, e al centro del dibattimento vi furono i tre video di cui sopra, girati dal senegalese. Nell’assolvere i due i giudici hanno fatto notare che circa quindici minuti prima del rapporto sessuale, la 18enne aveva parlato al telefono con gli amici e la mamma, dimostrandosi “pienamente in se” e quindi in grado di esprimere un consenso “validamente”, anche con mimica e gestualità.
Dai filmati, inoltre, non si emerge alcuna manovra di costrizione o istigativa, ne tanto meno la vittima appare incosciente o inerte, aggiungono ancora i giudici. Per chi ha assolto i due, quei video rappresentano una condotta deprecabile ma non emerge alcuna violenza nei confronti della ragazza. Il pm presentò così appello, spiegando che a suo modo di vedere quei video erano una prova dello stato di incoscienza in cui versava la giovane, apparsa “completamente indifesa”, chiedendo poi nella requisitoria una condanna a nove anni per entrambi: niente da fare, alla fine sono stati assolti.