Bambina di 9 mesi sbranata dal pitbull ad Acerra: sequestrato telefono del papà, ma tra i reperti c'è anche un guinzaglio. Le ultime notizie sulle indagini
BAMBINA SBRANATA DA PITBULL, SEQUESTRATI NUOVI REPERTI
All’indomani del sopralluogo di oltre 8 ore nell’abitazione ad Acerra dove Giulia è stata sbranata e uccisa dal pitbull di famiglia, emerge che le indagini si stanno concentrando anche sul cellulare del padre della bambina di 9 mesi. Stando a quanto raccolto da Repubblica, e confermato all’Ansa dal legale di Vincenzo Loffredo, la procura di Nola ha acquisito il telefono del papà per cercare eventuali elementi utili per trovare riscontri alla versione da lui fornita, ma pure per fare chiarezza sul giallo del pavimento trovato ripulito il giorno dopo la tragedia, quando l’appartamento era già stata posto sotto sequestro.
Ci si sofferma sulle chat e le chiamate, quindi anche dopo la morte della bambina sbranata dal pitbull. Nel frattempo, il papà di Giulia tramite il suo legale ha chiesto alla procura di essere ascoltato. A tal proposito, l’avvocato di Vincenzo Loffredo ha preannunciato che il suo assistito fornirà chiarimenti sulla questione della casa ripulita, anticipando che si è trattato di “un gesto per evitare alla mamma l’ennesimo strazio” al suo rientro a casa, quindi non sarebbe stato fatto per nascondere qualcosa agli inquirenti.
La versione della famiglia è che non ci sia stato alcun inquinamento delle prove. Comunque, si tratta di un chiarimento fondamentale per evitare che vengano ipotizzati altri reati nei confronti dell’uomo.
TRAGEDIA AD ACERRA, IL PUNTO SULLE INDAGINI
Ma gli aspetti da chiarire sono molteplici, a partire dalla prima versione fornita da Vincenzo Loffredo, il quale aveva dichiarato che la figlia era stata vittima di un’aggressione da parte di un cane randagio, poi però ha riferito ai poliziotti che era stato il pitbull di famiglia. L’uomo, inoltre, è risultato positivo all’hashish.
A tal proposito, va chiarito se effettivamente dormiva mentre la figlia moriva o se si era allontanato da casa, lasciandola sola. Ma bisogna anche ricostruire la dinamica della tragedia di Acerra e chiarire se la bambina sia caduta dal letto e morta battendo la testa, per poi essere trascinata a morsi dal pitbull, o se sia stato quest’ultimo a trascinarla.
Alcune fonti, citate da Repubblica, riferiscono che tra gli oggetti portati via dall’appartamento di Acerra dopo il sopralluogo ci sarebbe anche il guinzaglio di uno dei due cani. Sono attesi i risultati degli esami sui campioni delle feci degli animali, al fine di accertare la presenza di eventuali residui organici della piccola Giulia.
Per quanto riguarda i sigilli sulla porta dell’abitazione, il legale di Vincenzo Loffredo ha ribadito che non erano apposti prima delle 9 del mattino, mentre non è sicuro se ci fosse la scritta con la dicitura “locale sottoposto a sequestro“. Comunque, di sicuro non è stato il suo assistito ad entrare, visto che era sotto interrogatorio e non sarebbe stato portato via nulla.