Alfredo e Rossella erano la coppia di disabili che si trovava a bordo del furgoncino che avrebbe dovuto portare a Lauco, in provincia di Udine, alla convention sui progetti dedicati alle persone con sindrome di Down: il loro viaggio, tuttavia, si è interrotto sullo svincolo della A14 per San Donà di Piave. Il mezzo si è schiantato infatti ad alta velocità contro l’autoarticolato che lo precedeva, che ha frenato a causa delle code per un altro incidente. Anche l’autista ha perso la vita. I morti nell’incidente in totale sono sei, c’è un unico sopravvissuto, una educatrice, le cui condizioni sono gravissime.
I familiari delle vittime nelle scorse ore hanno dovuto effettuare il riconoscimento, nei prossimi giorni verrà celebrato un funerale unico, per loro desiderio. Il dolore è immenso. Poche ore prima, i ragazzi defunti avevano espresso la loro gioia per il primo viaggio da soli. “Erano euforici ed anche noi eravamo felici che andassero via e potessero godersi queste giornate”, ha raccontato al Corriere della Sera Dalila De Luca, la sorella di Rossella. Poi la tragedia.
Alfredo e Rossella, coppia disabili morta su A14: il dolore dei familiari
Alfredo e Rossella, la coppia di disabili morta nel drammatico incidente sulla A14, erano innamorati. Si erano conosciuti proprio attraverso l’associazione che aveva permesso loro di condurre quel viaggio da soli lontano da casa. “Grazie al Centro, otto anni fa, per mia sorella è iniziata una nuova vita. Avevano già fatto altre gite da soli, ma questa era la prima per un weekend e così distante”, ha ricordato ancora Dalila al Corriere della Sera.
E sull’amore tra i due giovani: “Tutte le volte che Alfredo veniva a casa da noi ci diceva che voleva sposare la sua Rossellina. E noi ogni volta gli dicevamo, aspetta Alfredo, è presto”. A farle eco ci sono Silvia e Ludovica, le sorelle di Alfredo. “Erano bellissimi, come tutti gli altri ragazzi. Già così bravi ad andare oltre per riuscire a fare tante cose. Perché tutto questo? Avevano già sofferto abbastanza”, ha concluso.