L’Algeria negli ultimi mesi ha portato avanti una dura politica estera, bloccando i rapporti commerciali contro la Spagna, portando avanti piani di guerra contro il Marocco e rompendo le relazioni diplomatiche con la Francia. All’inizio di febbraio, Algeri ha ritirato il suo ambasciatore da Parigi per due mesi in segno di protesta contro i francesi. Per quanto riguarda i rapporti con la Spagna, il blocco è in vigore dallo scorso giusto. Le perdite per la penisola iberica sarebbero pari a un miliardo di euro. Il motivo della misura è il cambio di rotta adottato dalla Spagna nel caso del Sahara Occidentale.
La Spagna, infatti, sostiene la posizione del Marocco, nemico dell’Algeria, che ha allora deciso di interrompere i rapporti con Madrid. Mentre per il Marocco il Sahara occidentale è parte integrante del suo territorio, l’Algeria vuole uno Stato Sahrawi indipendente. Al momento, il Paese si sente forte, come spiegato anche da Mohamed Chtatou, professore all’Università di Rabat, al Die Welt, quotidiano tedesco. “Fornisce gas in Europa e ci guadagna un sacco di soldi. Ha anche un potente alleato, vale a dire la Russia”.
I rapporti tra Algeria e Russia
Nel 2022, l’Algeria ha fatto registrare un utile di oltre 50 miliardi di dollari con l’export di petrolio e gas naturale, complici anche le sanzioni alla Russia. Nel 2021 i miliardi guadagnati erano 34 mentre l’anno prima, 20 miliardi. Le esportazioni di gas raddoppieranno nel 2023. Il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune, eletto nel 2019 con il sostegno dei militari, ha intensificato i rapporti con le potenze mondiali Cina, ma soprattutto con la Russia. Il rapporto tra i due Paesi è sempre stato buono e le armi utilizzate dall’esercito algerino provengono quasi esclusivamente dalla Russia.
I due Paesi hanno inoltre una partnership strategica con obiettivi a lungo termine. In Africa, Algeri rappresenta una base per la politica estera del Cremlino. I funzionari del gruppo Wagner sono già attivi in numerosi paesi africani: in Mali e Burkina Faso, ad esempio, stanno combattendo gli islamisti radicali per conto del governo. “Sappiamo che l’Algeria lo ha reso possibile con la sua influenza politica”, afferma ancora Chtatou al Die Welt. Infatti, “L’Algeria è essa stessa una location di Wagner”. Per ricambiare, la Russia offre sostegno politico all’Algeria nella questione del Sahara occidentale. Il Cremlino sostiene inoltre richiesta algerina di diventare membro dei BRICS, forum modello alternativo al G7, di cui finora fanno parte Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica.