“E’ la situazione peggiore in cui ci siamo mai trovati. Ma ne usciremo. E i nostri nemici si pentiranno di averci aggredito”: perentorio Alon Bar ai microfoni di Libero. L’ambasciatore di Israele in Italia ha definito l’attacco di Hamas come la “cosa peggiore mai vissuta dallo Stato di Israele” e ha ringraziato l’Italia per la sua straordinaria solidarietà: “Ci attendiamo che l’Italia continui a sostenere il diritto – e anche il dovere – di Israele di prendere ogni misura necessaria per difendersi”.
Alon Bar ha sottolineato che l’obiettivo di Israele è la distruzione completa di tutte le capacità militari di Hamas e del suo centro di controllo a Gaza: “Dobbiamo assicurarci che Hamas non abbia più la capacità di attaccare Israele. Purtroppo, sembra che la maggior parte dei suoi terroristi, se non tutti, sia nascosta all’interno degli edifici della popolazione civile. Il nostro nemico non è il popolo palestinese e noi non vogliamo uccidere civili innocenti, ma non siamo più disposti a vivere sotto la minaccia continua di Hamas. Che è responsabile anche delle vittime dal lato palestinese, perché usa i civili palestinesi come scudi umani”.
Le parole di Alon Bar
L’ipotesi due popoli, due Stati non potrà avere senso fintanto che Hamas continuerà ad avere un ruolo così forte nella società palestinese, ha proseguito Alon Bar: “Il loro obiettivo non è che ci siano due Stati, ma uccidere il maggior numero possibile di israeliani. I palestinesi non hanno avuto elezioni per molti anni. Una delle ragioni è che credono, e in effetti lo crediamo anche noi, che nel loro popolo Hamas goda di un maggior sostegno rispetto all’Autorità palestinese. Io spero che riusciremo a rinnovare il dialogo con i nostri vicini palestinesi e a trovare un modo per convivere, ma il momento per discuterne non è quando ci sono corpi di persone accumulati ovunque. Ne parleremo in futuro, e di certo il nostro interlocutore non potrà essere Hamas”. Sono circa 130 gli israeliani tenuti in ostaggio dentro Gaza, insieme a loro cittadini di altra nazionalità, ha aggiunto Alon Bar: “La loro vita è molto importante per noi, ma ciò non significa che possiamo permettere ad Hamas di continuare a attaccare gli israeliani da Gaza mentre tiene prigioniere queste persone. La nostra richiesta ai palestinesi e ad Hamas – e dovrebbe essere una richiesta di tutti – è che almeno le persone innocenti, i civili, gli anziani, le donne e i bambini siano rilasciati senza condizioni. Ma è impossibile che noi non si faccia nulla fintanto che sono trattenuti lì, perché significherebbe consentire ad Hamas di continuare a massacrare gli israeliani”.