Ana Laura Ribas, chi sono i genitori e i fratelli della showgirl brasiliana che lavora in Italia da quando era appena una ragazzina nel mondo della tv?
Ana Laura Ribas è arrivata in Italia dal Brasile quando era appena una ragazzina, lasciando dietro di sé la sua famiglia e i suoi fratelli. Un distacco doloroso quello che ha portato la modella in Italia: inizialmente pensava che fosse solamente per due mesi di lavoro, poi in realtà ha firmato un contratto per l’intera stagione ed è rimasta qui per tutta la vita. Ana Laura, comunque, sarebbe dovuta tornare in Brasile al termine di quei due mesi, per sposare un ragazzo che poi non ha più visto. Alle spalle, dicevamo, Ana Laura ha lasciato la sua famiglia, compresi i suoi due fratelli: oggi uno lavora in Nuova Zelanda e fa il dentista, mentre l’altro fa il medico a Rio de Janeiro e durante la pandemia è stato tra la vita e la morte per un anno e mezzo.
La famiglia di Ana Laura Ribas, diversamente a tante famiglie brasiliane, era benestante, di provenienza borghese. Come ha avuto modo di raccontare la showgirl, che oggi gestisce un’agenzia di comunicazione, proviene da una famiglia borghese in cui tutti sono laureati e parlano più di una lingua. “Per la mia famiglia sono la pecora nera: infatti hanno pensato a me creando un fondo per la mia pensione” ha spiegato qualche anno fa a Il Fatto Quotidiano. La famiglia di Ana Laura Ribas, dunque, è particolarmente benestante e lei ha avuto modo di inseguire il suo sogno che era appunto quello di fare televisione.
Ana Laura Ribas, il rapporto speciale con la mamma
Parlando della sua mamma, Ana Laura Ribas ha utilizzato parole dolcissime che lasciano ben intendere quale sia il loro rapporto: “Mamma, padre, sorella, amica del cuore. È la mia vita” ha scritto qualche anno fa in occasione della festa della mamma. E per i suoi cinquant’anni, ha preso un aereo per andare in Brasile e festeggiare proprio con la mamma e con i fratelli: “Sentirsi dire dalla propria mamma ‘felice compleanno bambina mia’ a 50 anni non ha prezzo…” aveva raccontato allora Ana Laura Ribas.