Andrea Moro, neuroscienziato e linguista, è intervenuto a "In barba a tutto", su Rai 3, affermando: "Oggi siamo inondati di informazione, serve scartare il superfluo"

Andrea Moro, linguista e neuroscienziato, è intervenuto in qualità di ospite nel corso della trasmissione “In barba a tutto”, condotta da Luca Barbareschi su Rai Tre. L’esperto ha esordito rispondendo a un quesito formulatogli dal presentatore: c’è relazione tra cervello e ignoranza? Moro ha affermato che bisogna capire innanzitutto cosa si intenda con il termine “ignoranza“, che è la nostra salvezza: se noi non riuscissimo a dimenticare, probabilmente impazziremmo. Esiste, tuttavia, anche un’ignoranza procurata volontariamente: “Fino alla metà del Novecento se si scopriva una nuova patologia, una persona di cultura alta sapeva di cosa si parlava, dalla gastralgia all’emicrania. Oggi, invece, si va solo di sigle, è un’ermeneutica forzata”.

Il professore ha poi rivelato che uno dei motivi per i quali il tema dell’ignoranza lo appassiona è che, se analizzato, esso permette di vedere a occhio nudo uno dei cambiamenti epocali della nostra specie. Quale? “Fino a quasi 30 anni fa chi voleva combattere l’ignoranza doveva stanare l’informazione, mentre oggi siamo inondati di informazione e per vincere l’ignoranza bisogna imparare a scartare ciò che è superfluo”.

ANDREA MORO: “LE LINGUE CONTINUERANNO A MUTARE”


Andrea Moro a “In barba a tutto” ha poi asserito che il primo insegnamento che occorre impartire a un giovane consiste nel dirgli di cercare qualcuno di cui fidarsi per selezionare la conoscenza, sapendo però scegliere correttamente. In merito al nostro linguaggio, il professore ha proposto unametafora coinvolgente: “Il linguaggio umano è più simile a un fiocco di neve che al collo di una giraffa, perché non si è formato in seguito a una serie di mutazioni progressive e lente. Siccome esso contiene la capacità di produrre infinite cose, questa infinità non può avvenire a metà”. Per quanto concerne invece l’idioma inglese, esso comincia a regredire come lingua parlata grazie ai traduttori online e, se non ci saranno mutazioni grosse, “andremo avanti ad assistere alle mutazioni delle lingue, che sono simili a una camminata su un ghiacciaio, che si muove senza che si riesca a percepirlo”. Infine, una battuta: le abbreviazioni negli sms rovinano la lingua? “Allora l’Impero Romano sarebbe dovuto durare cinque minuti…”.

Leggi anche

BAKE OFF ITALIA 2025, SEMIFINALE/ Diretta: Nives eliminata, Marzia grembiule blu, chi sono i finalistiLiliana Resinovich a Quarto Grado/ Fra nuove testimonianze e l'alibi del marito Sebastiano Visintin