La lettera di Carlo Papi, il padre di Andrea Papi, ragazzo ucciso ad aprile 2023 dall'orsa JJ4 nei boschi di Caldes: le sue parole

Nessuno pagherà per la morte di Andrea Papi. E’ questa la lettera che è stata scritta da Carlo Papi, il padre del ragazzo che morì il 5 aprile di due anni fa, nel 2023, assalito da un orso nei boschi vicino a Caldes, in Trentino Alto Adige. La lettera, pubblicata da numerosi quotidiani online, a cominciare dal Corriere della Sera, giunge a tre settimane dalle decisione del giudice per le indagini preliminari di archiviare la posizione del primo cittadino Antonio Maini, nonché di Maurizio Fugatti, presidente della provincia.



Non c’è quindi alcun responsabile per la morte di Andrea Papi, e tale situazione non va a genio alla famiglia del ragazzo assalito dall’orsa JJ4. Attraverso una lunga missiva l’uomo spiega che la pubblico ministero non è stata in grado di individuare alcun responsabile, sottolineando che non vi è stata alcuna negligenza da parte degli accusati.



ANDREA PAPI, LETTERA DI PAPA’ CARLO: “CHI LO HA MAI ALLARMATO?”

Ha quindi attribuito parte della colpa, prosegue il padre di Andrea Papi, al figlio: “Ma chi lo ha mai allarmato del pericolo”, si domanda in maniera retorica lo stesso Carlo. Una situazione che l’uomo non riesce proprio a digerire, convinto che il figlio si sarebbe potuto salvare. Scrive “vergogna”, per aver attribuito la responsabilità ad una persona scomparsa e che non si può difendere, aggiungendo di non essere d’accordo con la conclusione del Gip, pur rispettandola, visto che il figlio è morto semplicemente per aver fatto una passeggiata nel bosco di casa.



Carlo Papi si domanda quindi chi abbia portato lì gli orsi, chi doveva gestirli, di chi erano, e perchè i cittadini non sono stati avvisati della pericolosità da parte della Guardia Forestale, quella che il padre di Andrea Papi reputa “la prima responsabile della tragedia”, indicando anche la Pat e il Comune di Caldes.

ANDREA PAPI, LETTERA DI PAPA’ CARLO: “C’ERA UN ENORME PERICOLO MA…”

Per il padre della vittima vi era “un enorme pericolo che incombeva” sopra le loro teste a seguito delle diverse aggressioni dell’orsa JJ4, ma nessuno ha fatto nulla. Di fatto le autorità avrebbero la responsabilità di non aver avvertito i cittadini, lasciando quindi “l’orsa killer” libera di vagare “sopra le nostre teste”, dove da sempre viveva “a nostra insaputa”, aggiunge.

La rabbia è tanta “perchè non sono stati rinviati a giudizio?”, si domanda il genitore di Andrea Papi, parlando di errori “madornali, assurdi e imperdonabili”, per via della mancanza di una cartellonistica chiara, di non aver circoscritto la zona, e di non essere interventi nonostante il radiocollare dell’orsa fosse spento da ben 9 mesi. Il padre di Andrea Papi si domanda quindi di chi sia la responsabilità della. morte del figlio, forse “chi non è mai intervenuto in aiuto al cittadino?”, aggiunge. Secondo Carlo Papi hanno “atteso il morto” prima di intervenire catturando l’orsa. Per questo padre la morte di Andrea era una “morte annunciata”, ma “nessuno pagherà” per la sua vita “Tutti innocenti, che vergogna e che tristezza”.