Andrea Tonello senza la figlia Chantal da 10 anni: rapita dall'ex compagna, che ora è latitante. Il suo appello al governo italiano tramite i microfoni di Storie Italiane

«Non vedo mia figlia Chantal da 9 anni e 3 mesi, esattamente dal 30 novembre 2012». Torna a parlare Andrea Tonello, l’imprenditore che continua a lottare per riabbracciare la figlia. A portargliela via l’ex compagna Klaudia Sallai Ildico, che è tornata in Ungheria e poi ha fatto perdere le sue tracce. Da quel giorno l’ex compagna non ha più fatto vedere la bambina ad Andrea Tonello e a distanza di pochi mesi è scomparsa. La donna è stata condannata a 4 anni, ma è latitante e quindi non sta scontando la pena.



«Non puoi dimenticare di avere una figlia, ce l’hai dentro. Poi sapere che non vive serenamente la vita come meriterebbe ti fa male. Una vita di latitanza sicuramente non le permette di andare a scuola, di avere un pediatra, di avere una famiglia spensierata. Questo è il dolore più grande che ho. Ha il diritto di sapere la verità, non ha scelto lei di vivere una vita da latitante», ha detto sconfortato Andrea Tonello in collegamento con Storie Italiane. «Il problema resta quello di fondo ed è diplomatico, perché la signora è scomparsa con la bambina e l’Ungheria non ha mai collaborato in queste ricerche», ha spiegato l’avvocato Chiara Balbinot.



ANDREA TONELLO “LE STO PROVANDO TUTTE MA…”

«È intervenuta anche la Cedu con una pronuncia: l’Ungheria è stata condannata a risarcire il mio assistito per non aver collaborato alle ricerche e per aver rifiutato qualsiasi richiesta di assistenza giudiziaria arrivasse dall’Italia», ha spiegato il legale a Storie Italiane. Ma ha voluto fare una precisazione importante: «La sentenza sicuramente rende giustizia al dolore, ma non è questa la giustizia che cerchiamo. Lui vuole avere notizie di sua figlia e vivere la sua condizione di padre, far vivere a Chantal il suo diritto alla bigenitorialità. Ogni anno rinnoviamo appelli al governo». A tal proposito Andrea Tonello ha lanciato l’ennesimo appello: «Promettono il massimo dell’impegno, ma a parte qualche figura che è andata a Budapest, non è mai stato messo il vero peso politico. Noi le stiamo provando tutte». Di sicuro, non è svanito il sogno di riabbracciarla: «Io ho una compagna e una figlia, quindi quando Chantal tornerà a casa avrà una famiglia pronta ad amarla e una sorellina. Potrò dedicarmi a lei per darle tutto quello che non ha avuto».

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