Angela Iannotta è intervenuta per la prima volta ai microfoni di “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e andata in onda nella mattinata di oggi, mercoledì 25 maggio 2022. La ragazza ha vissuto una vicenda complicata, per ricorrere a un eufemismo, con 60 chilogrammi persi in breve tempo a seguito di un intervento di bypass gastrico e una serie di operazioni successive che l’hanno condotta addirittura al coma farmacologico. Ora, sarà operata per la quinta volta al policlinico “Federico II” di Napoli.
“Ad oggi ci sono dei piccoli miglioramenti – ha riferito Angela Iannotta –. Sono stata operata la prima volta a marzo 2021 a L’Aquila. Dopo qualche mese mi si gonfiarono le gambe (erano piene di liquidi) e contattavo il mio medico ogni settimana per capire come risolvere questa situazione. Nel mentre, in sette mesi ho perso 60 chilogrammi. Avrei dovuto perdere peso molto più lentamente. A quel punto, il chirurgo mi disse che avrei dovuto subire una nuova operazione, per revisionare il mio bypass. Il 19 gennaio 2022 mi rioperò, ma non riuscivo a riprendermi: mi uscivano i liquidi dalla schiena. Una mattina mi trovai con tutto il pigiama bagnato dietro la schiena”.
ANGELA IANNOTTA: “QUANDO MI SVEGLIAI DAL COMA, SCOPRII DI AVERE 6 DRENAGGI E LA TRACHEOTOMIA”
Nel prosieguo del racconto del drammatico episodio vissuto sulla propria pelle, Angela Iannotta ha riferito: “Entrai in coma dopo essere stata trasportata d’urgenza e rioperata al pronto soccorso di Caserta il 3 febbraio scorso. Rimasi in coma per una decina di giorni e quando mi risvegliai ricordo che mi sembrava di essere in una bolla… Non ricordo niente. Molti organi erano stati compromessi: avevo 6 drenaggi, la tracheotomia, è stato un po’ un trauma”.
Purtroppo, Angela Iannotta necessita di un nuovo intervento chirurgico, questa volta ricostruttivo dell’esofago e di una parte dello stomaco da parte di una équipe multidisciplinare. Come ricostruito da “Il Mattino”, sarà Franco Corcione, uno dei luminari della chirurgia italiana, ordinario dell’Università Federico II di Napoli, a eseguire, con una nuova tecnica, questa delicata e complessa operazione.