Ricordiamo il grande Angelo Infanti, attore che ha spopolato dagli anni '80 in numerose pellicole cult: ecco chi era e come è morto
Era noto per i suoi moltissimi film a cui a prese parte, a cominciare da una pellicola cult come “Borotalco” del 1982 di Carlo Verdone, e in cui interpretava Manuel Fantoni, recitazione indimenticabile. L’anno seguente, nel 1983, fu invece la volta di un altro capolavoro verdoniano, leggasi “Bianco, rosso e verdone”, ma il nome di Angelo Infanti era legato anche ad altri film, come ad esempio la serie di «Emanuelle nera» di Joe D’Amato, ma soprattutto «Il Padrino» di Francis Ford Coppola in cui interpretava il killer Fabrizio, nonché «Il Gattopardo» di Luchino Visconti e «All’ombra del delitto» di Claude Chabrol. Oltre alla liason con Verdone, nota anche la sua grande amicizia con Bud Spencer, e insieme i due hanno lavorato a tre pellicole, leggasi «Piedone lo sbirro», «Piedone d’Egitto» e «Il soldato di ventura».
ANGELO INFATTI E LA LIASON CON BUD SPENCER
Negli anni 70 e 80 Angelo Infanti si era dedicato soprattutto al cinema italiano di genere, lavorando in vari polizieschi, western e alcuni thriller, poi negli anni ’90 aveva preso parte soprattutto alle fiction tv, come «Don Matteo» e «Gente di mare».
Fra gli ultimi lavori svolti, «Il seme della discordia» di Pappi Corsicato, «Ex» di Fausto Brizzi e «Letters to Juliet» di Gary Winick. Angelo Infanti era sposato con la moglie Emanuela Rolando, e i due hanno avuto una figlia, Rossella (nata nel 1977), anche lei attrice. Dopo un funerale in forma privata, l’attore è stato cremato e le sue ceneri tumulate si trovano nel cimitero comunale di Zagarolo, come non poteva essere altrimenti.