Antonio Mantovani: ritratto del serial killer noto come "il mostro di Milano", sadico assassino che insanguinò la Lombardia...
La storia di Antonio Mantovani, serial killer ribattezzato “il mostro di Milano”, è al centro del terzo appuntamento di Detectives – Casi risolti e irrisolti, il programma true crime condotto da Pino Rinaldi su Rai 2 e in onda questa sera alle 21:20.
Nel corso della sua carriera criminale, caratterizzata da un tenore sadico e spietato e con un esordio sconvolgente in tenera età, avrebbe ucciso quattro donne. Antonio Mantovani violentava e strangolava le sue vittime e avrebbe colpito anche durante i permessi concessi in costanza di detenzione.
Antonio Mantovani, chi è il serial killer noto come il “mostro di Milano” sadico e spietato
Nato in provincia di Verona nel 1957, Antonio Mantovani avrebbe avuto un’infanzia difficile e a soli 7 anni sarebbe finito in collegio, come ricostruisce un approfondimento de Il Faro Online. Abbandonato dalla madre ancora bambino, appena 14enne avrebbe tentato di stuprare una bimba di 3 anni. Nel 1979, al tentativo di violenza ai danni della moglie di un suo amico sarebbe seguita la non imputabilità perché riconosciuto seminfermo di mente.
1983, Sesto San Giovanni: sono le coordinate del primo degli omicidi attribuiti ad Antonio Mantovani, vittima la 26enne Carla Zacchi. Arrestato, processato e condannato a 29 anni di reclusione, avrebbe ottenuto la semilibertà nel 1996, dopo averne scontati 13 di carcere, ed è in questa parentesi che avrebbe commesso un altro delitto. La vittima si chiamava Dora Vendola, strangolata a Milano. Per assenza di prove certe a suo carico, la possibilità di lavorare all’esterno del penitenziario non gli sarebbe stata revocata.
Un anno più tardi, nel 1997, approfittando dei permessi sarebbe tornato ad uccidere e per ben due volte. La terza vittima di Antonio Mantovani, Simona Carnevale, era una parrucchiera e il suo caso di scomparsa finì a Chi l’ha visto?. Sarebbe stato inchiodato dalle rivelazioni di un compagno di cella a cui aveva confessato di aver ucciso una ragazza durante un permesso. Pochi mesi dopo, un’altra donna uccisa: Carolina De Donato, ex proprietaria dell’abitazione dove il serial killer aveva vissuto in affitto. Sarebbe stata trovata nel suo letto, la testa avvolta in un sacchetto di plastica.
Antonio Mantovani: la latitanza, la condanna e la morte
Antonio Mantovani sarebbe stato poi in latitanza fino al 1998, professandosi sempre innocente per i delitti a lui ascritti. Nel 2001, la condanna all’ergastolo per la morte di Simona Carnevale e 29 anni di reclusione per l’omicidio di Carolina De Donato.
Antonio Mantovani non ha mai confessato i crimini per cui la giustizia italiana lo ha riconosciuto responsabile ed è morto durante la sua detenzione. Si sarebbe suicidato in carcere, impiccandosi nella sua cella del penitenziario di Saluzzo il 28 marzo 2003.