“La notizia di sette navi di ong, alcune battenti bandiera tedesca, che vanno verso Lampedusa conferma la nostra preoccupazione e la nostra analisi, e quello che avevo appena detto al ministro Baerbock”: così il ministro Antonio Tajani a Repubblic dopo il vertice di Berlino. Il titolare degli Esteri ha definito la siutazione preoccupante: “Nel giorno in cui si avanza una proposta (al Consiglio Ue, ndr), si fanno arrivare tutte queste navi. E’ una coincidenza? Cosa c’è dietro?”.
“Mi faccio domande. C’è un interesse elettorale? Di altro tipo? Non può essere, è una cosa che non funziona. Qualcuno forse vuole impedire che ci sia un accordo? C’è veramente molto stupore”, ha aggiunto Tajani. Il titolare della Farnesina ha definito sacrosanto il soccorso in mare, non è possibile finanziare navi ong che vanno a prendere migranti per portarli in Italia: “Questo è ciò che accade e sta dimostrando che c’è qualcosa che non funziona. Se si vuole fare veramente questo percorso, allora i migranti che vengono raccolti da una nave ong portano i migranti nel paese di cui battono bandiera. Questa è l’unica soluzione possibile. Anche perché tantissimi di questi uomini e donne in fuga vorrebbero raggiungere altri Stati europei”.
L’analisi di Tajani
Il sospetto di Tajani è che più che il salvataggio dei migranti, l’obiettivo è quello di non farlo arrivare in Germania. Il ministro ha ribadito la necessità di una soluzione europea e soprattutto di risposte strutturali: “Io parlo di un Piano Marshall per l’Africa, da una dozzina d’anni, commissario europeo ai Trasporti. E da allora dico che servivano almeno 60 miliardi per far crescere il continente africano. Lo hanno fatto i cinesi, e in misura ben maggiore. Oggi con più forza dico che bisogna fare un’operazione d’amicizia con l’Africa: questo spetta all’Europa, e spetta in particolare agli italiani”.