Apple ha comunicato che sposterà la produzione degli iPhone in India e degli iPad in Vietnam: l'annuncio di Tim Cook
Apple corre ai ripari dopo l’introduzione dei pesantissimi dazi di Donald Trump verso la Cina, spostando quasi totalmente la produzione del suo smartophone, l’iPhone, in un’altra nazione. Lo ha annunciato nelle scorse ore Tim Cook, l’amministratore delegato della multinazionale di Cupertino, confermando le indiscrezioni che circolavano negli scorsi giorni, da quando ciò gli Stati Uniti hanno introdotto delle enormi tassazioni nei confronti dei prodotti venduti sul suolo americano, importati dalla Cina.
Forse non tutti sanno che la maggior parte degli iPhone che sono destinati al commercio negli Stati Uniti (così come nel resto del mondo), viene prodotta in Cina, ma da ora in avanti la produzione sarà delocalizzata in India, con il Vietnam che invece accrescerà la produzione dei tablet e degli smartwatch, leggasi iPad e Apple Watch. Secondo quanto stimato dalla Apple, così come si legge sul sito della BBC, le nuove tassazioni americane potrebbero pesare fino a 900 milioni di dollari, nel solo trimestre in corso, anche se Donald Trump ha deciso di escludere dai dazi i prodotti elettronici essenziali. Una cifra molto importante anche per un colosso come Apple, che è così corso ai ripari cambiando strategia.
APPLE SPOSTA PRODUZIONE IPHONE, COOK: “500 MLD IN AMERICA NEI PROSSIMI ANNI”
In ogni caso si tratta di una sconfitta per il tycoon newyorkese, che sperava che Apple spostasse la produzione in America, ma così non sarà. Tim Cook ha fatto sapere che nei prossimi quattro anni verranno investiti ben 500 miliardi di dollari negli Stati Uniti, una decisione che è stata comunicata durante una chiamata con gli investitori che si è tenuta nella giornata di ieri, giovedì 1 maggio 2025, e in cui ci si è focalizzati sugli investimenti “in casa”.
Ha quindi fatto sapere che la maggior parte dei prodotti di Apple saranno da ora in avanti realizzati in India e in Vietnam: “Ci aspettiamo che la maggior parte degli iPhone venduti negli Stati Uniti avrà l’India come Paese di origine”, ha affermato Cook, mentre il Vietnam diventerà il principale polo produttivo “per quasi tutti i prodotti iPad, Mac, Apple Watch e AirPods venduti negli Stati Uniti”. La Cina resterà il principale produttore per tutti gli altri Paesi, dove comunque i dazi sono di molto inferiore rispetto a quelli a stelle e strisce verso il gigante asiatico.
APPLE SPOSTA PRODUZIONE IPHONE: LA REAZIONE DEGLI ANALISTI
Quando Trump aveva annunciato i cosiddetti “dazi reciproci”, le azioni di Apple erano letteralmente crollate, dopo di che il presidente degli Stati Uniti aveva fatto un passo indietro, escludendo dai dazi i telefoni, i computer e in generale i prodotti elettronici. Al momento l’effetto dazi non si è visto su Apple, che ha fatto sapere che nel primo trimestre del 2025 i ricavi sono aumentati del 5 per cento su base annua, arrivando a 95,4 miliardi di dollari. Patrick Moorhead, amministratore delegato di Moor Insights & Strategy, ha commentato la decisione di Apple di spostare la produzione iPhone in India definendo la mossa con la parola “impressionante”, e aggiungendo che: “Si tratta di un netto cambiamento rispetto a quanto affermato da Cook qualche anno fa, quando sosteneva che solo la Cina poteva costruire iPhone. Apple deve ancora dimostrare di avere fatto molti progressi, ma è già un buon inizio”, ha aggiunto e concluso.
Da segnalare infine che anche Amazon, altro colosso della tecnologia, sta “tenendo”, con una crescita su base annua delle vendite dell’8 per cento per quanto riguarda le attività di e-commerce nel Nord America. “Ovviamente nessuno di noi sa esattamente dove o quando verranno applicati i dazi”, le parole di Andy Jassy, numero uno di Amazon ricordando che comunque dopo la pandemia di covid l’azienda ne è uscita rafforzata “Siamo spesso in grado di affrontare condizioni difficili meglio di altri. Sono ottimista sul fatto che possa accadere di nuovo”, ha concluso.