Arbitro aggredito negli spogliatoi da un genitore ad un torneo Under 12 ad Arezzo
Arbitro aggredito negli spogliatoi ad un torneo Under 12
Per l’ennesima volta la cronaca sportiva del nostro paese ha dovuto riportare la notizia di un arbitro aggredito ad un torneo Under 12 da uno dei genitori di un ragazzo presente in campo per alcune decisioni che non lo vedevano d’accordo, per l’ennesima volta quindi lo sport giovanile si trasforma da un’occasione di crescita e di divertimento ad una di violenza e di chiusura mentale per i più adulti. L’episodio si è verificato domenica 8 giugno allo Stadio Comunale di Arezzo dopo la partita tra le formazioni Under 12 dell’Arezzo e della Vis Pesaro, finale del torneo.
La partita era la chiusura della giornata di sport ed era arbitrata da un ragazzo di 18 anni della sezione AIA di Arezzo, dopo la premiazione dei vincitori un genitore di uno dei giocatori della squadra ospite si è recato negli spogliatoi e ha chiuso dentro il direttore di gara per poi aggredirlo fisicamente e verbalmente, il diciottenne ha riportato ferite lievi ed è stato portato con il codice verde al pronto soccorso dell’ospedale San Donato. Il direttore del settore giovanile dell’Arezzo ha commentato l’accaduto dicendosi allibito per l’episodio che ha trasformato una giornata di festa per ragazzi di 12 anni in una violenta.
Arbitro aggredito, identificato il genitore
L’arbitro aggredito è stato medicato sul posto e portato in ospedale dopo essere stato aiutato da alcuni presenti e dai carabinieri che hanno accertato l’accaduto e poi identificato il genitore colpevole, anche grazie all’aiuto dei dirigenti della Vis Pesaro, una delle squadre che aveva aderito al torneo intitolato alla memoria di Mirco Poggini, ex dirigente del settore giovanile dell’Arezzo scomparso due anni fa. Quello di questo weekend è solo l’ultimo dei brutti episodi che vedono protagonisti i genitori nello sport giovanile, che vanno dall’aggressione fisica e verbale verso gli arbitri e gli avversari al razzismo.
Le motivazioni dietro questi atteggiamenti sono la volontà che il proprio figlio primeggi sugli altri senza capire che lo sport giovanile non ha il compito principale di creare i campioni del futuro ma di educare i ragazzi e i bambini al lavoro di squadra, al fare gruppo e a creare rapporti con altri ragazzi della loro età. Oltre ad essere atteggiamenti sbagliati lanciano anche messaggi per i propri figli che poi in un futuro potrebbero muoversi nella stessa maniera sia nello sport, come evidenziano i tanti episodi di aggressione agli arbitri da parte dei giocatori, sia nella vita di tutti i giorni.
