Una detrazione pensata per le famiglie con figli adulti ancora a carico: ecco cosa cambia davvero per i genitori italiani

In un periodo in cui le famiglie faticano sempre più a tenere sotto controllo il bilancio domestico, arriva una misura fiscale che potrebbe fare la differenza per molti genitori con figli ormai adulti. I figli infatti trovano sempre più difficoltà a spiccare il volo e abbandonare il nido, per molteplici motivi: la difficoltà nel trovare il lavoro, gli affitti troppo cari, per esempio.



In questo caso non si tratta di un nuovo assegno da riscuotere ogni mese, ma di un’agevolazione concreta sulle tasse da pagare, che può arrivare fino a 950 euro l’anno per ogni figlio a carico tra i 21 e i 30 anni. 

La misura, benché poco conosciuta, è già operativa e inserita nel sistema delle detrazioni Irpef. La sua importanza è aumentata dopo la riforma dell’Assegno Unico Universale, che ha rivoluzionato le regole per il sostegno alle famiglie, cancellando molte delle vecchie detrazioni per i figli minorenni. 



Una detrazione fiscale interessante

Nonostante non sia un motivo da salti di gioia, visto i tempi estremamente duri, esiste ancora qualche agevolazione per le famiglie e questa ne è l’esempio, che è rivolta specificatamente a chi ha figli maggiorenni. 

le famiglie con figli maggiorenni a carico hanno delle agevolazioni fiscali-ilsussidiario

Ma cosa significa davvero questo bonus da 950 euro e, soprattutto, chi può beneficiarne? Non si tratta di un contributo diretto erogato sul conto corrente. Il sostegno, infatti, come già accennato, è previsto sotto forma di detrazione fiscale: in pratica, si pagano meno tasse. Questo si può tradurre in trattenute più leggere sulla busta paga per i lavoratori dipendenti oppure in un rimborso Irpef durante la dichiarazione dei redditi, se si sceglie di recuperare l’importo con il modello 730.



Per poter usufruire di questa agevolazione è necessario che il figlio abbia un’età compresa tra i 21 e i 30 anni non compiuti. Inoltre, il giovane deve avere un reddito annuo molto basso: fino a 4.000 euro se ha meno di 24 anni, mentre il limite scende a 2.840,51 euro dai 24 anni in su. Un dettaglio importante è che non è obbligatorio che il figlio viva con i genitori: ciò che conta, ai fini fiscali, è che risulti ancora a loro carico.

Per chi ha figli con disabilità, le regole sono ancora più favorevoli. In questi casi, infatti, non esiste alcun limite di età: la detrazione da 950 euro può essere riconosciuta anche dopo i 30 anni, purché la disabilità sia certificata secondo le norme vigenti.

Accedere al bonus è semplice: si può fare in due modi. Il primo consiste nel comunicarlo al datore di lavoro o all’ente pensionistico, compilando il modulo delle detrazioni per familiari a carico. In questo caso, il vantaggio fiscale viene distribuito mese per mese, alleggerendo l’importo delle tasse trattenute. In alternativa, chi non ha fatto questa scelta può indicare la presenza del figlio a carico nella dichiarazione dei redditi, recuperando così la detrazione tramite rimborso Irpef.

Va detto che l’importo effettivo può variare: 950 euro è il massimo previsto, ma se il reddito del genitore è elevato, la cifra si riduce proporzionalmente. Tuttavia, anche una detrazione parziale può rappresentare un valido aiuto, soprattutto se si hanno più figli a carico, poiché l’importo si moltiplica.