Chi vuol ottenere l'Assegno di Inclusione 2025 deve garantire di partecipare attivamente ai progetti sociali e lavorativi.

Il Ministero del Lavoro ha voluto dar maggiori chiarimenti sull’Assegno di Inclusione 2025 e sulle modalità previste affinché i diretti interessati possano introdursi con più facilità sia sul sociale che sull’aspetto lavorativo. Molti nuclei familiari sono obbligati a rispettare gli adempimenti previsti dal percorso.



La misura ADI è stata discussa nel Decreto di Legge con il numero 4 e risalente a maggio di quasi due anni fa, 2023, con la circolare 48. L’obiettivo – da sempre – era quello di aiutare i nuclei in seria difficoltà economica e promuovere l’inserimento in un contesto sociale, laddove vi sia una oggettiva problematica.



Assegno di Inclusione 2025 con regole precise da seguire

L’obiettivo per la quale nasce la misura ADI, ovvero l’Assegno di Inclusione 2025, è per agevolare i nuclei familiari che sono oggettivamente in difficoltà. Per situazione difficile si intende nello specifico, un ISEE medio basso (il suo valore viene comunicato e differenziato per ciascun anno), un over 60, un minorenne oppure un disabile nel proprio nucleo.

La domanda viene mandata telematicamente al sito dell’ente previdenziale, e successivamente (solo dopo l’esito positivo) l’interessato è obbligato a firmare il Patto di Attivazione Digitale e seguendo il procedimento previsto dai centri sociali e per l’impiego.



Altra informazione importante è la durata della misura ADI che è stabilita ad un massimo di 18 mesi, con la possibilità di prorogare per un altro anno ma soltanto dopo uno stop di un mese.

Obblighi e adempimenti dei beneficiari

L’obiettivo dell’Assegno è includere, formare e inserire in un contesto lavorativo coloro che si trovano in uno stato di difficoltà. Motivo per cui i beneficiari devono rispettare degli adempimenti specifici, intanto firmare il Patto usufruendo del portale SIISL e infine partecipare attivamente e dimostrare la volontà di trovare un impiego o seguire un corso.

Anche quando al beneficiario viene presentata un’offerta di lavoro e la stessa rientri nei criteri di ammissibilità dell’ADI, allora il beneficiario è obbligato ad accettarla.

Se il contratto è in somministrazione oppure a tempo determinato l’accettazione è soggetta a due condizioni: o il luogo di lavoro può essere raggiunto prima delle due ore (con i mezzi pubblici) oppure non dev’essere più distante di 80 chilometri rispetto al proprio domicilio.

Se invece il contratto proposto è a tempo indeterminato e allora l’accettazione è obbligatoria sull’intero Paese, pena il decadimento o la sospensione della misura.